La bellezza non basta, bisogna saperla raccontare. E sei giovani bellunesi ci sono riusciti alla perfezione, trasformando in parole e immagini l’amore per il proprio territorio. Il concorso “Ci sto bene”, promosso dalla Fondazione Welfare Dolomiti, si è appena concluso premiando i migliori video realizzati da ragazze e ragazzi tra i 15 e i 25 anni. Il tema? “Convinci un tuo coetaneo a rimanere o tornare a vivere a Belluno”.
Una sfida tutt’altro che banale, in tempi in cui lo spopolamento sembra una china inarrestabile. Eppure, i loro racconti hanno colpito nel segno: «Non solo video, ma veri e propri racconti intensi – ha commentato Sonia Bridda, consigliera d’amministrazione della Fondazione – capaci di trasmettere lo spirito autentico del territorio, tra identità, resilienza e senso di appartenenza». Video, reel, immagini che parlano di Dolomiti, ma anche di vita. Di cioccolata in centro, di silenzi che fanno respirare, di montagne che chiamano. Storie personali, prospettive differenti. C’è chi ha vissuto a Milano e ha capito che quello che conta non sono le luci dei negozi, ma i profumi di casa. Chi lega un’emozione a un piccolo locale del centro. Ma in ogni frame, la montagna non è mai semplice sfondo: è protagonista.
Il primo premio è andato ex aequo a Elisa Maria Imperatore e Alice Manera, il secondo a Gioele Frescura, il terzo a Ilaria Sossai. Menzione speciale a Andrea Del Favero e Federico Galeazzi per la qualità del video, tra scrittura e regia.
«Ci siamo interrogati su cosa spinge a restare e cosa fa scappare – spiega la presidente della Fondazione, Francesca De Biasi –. Natura, valori e sicurezza tengono le persone legate al territorio. Ma mobilità, lavoro e servizi sono carenze che pesano. È tra i 16 e i 18 anni che matura la scelta di partire: è lì che dobbiamo lavorare».