Report del Bard nelle mani di Dorfmann: «Le popolazioni ladine non sono tutelate»

Report del Bard nelle mani di Dorfmann: «Le popolazioni ladine non sono tutelate»

 

Un report sulle “cause della progressiva estinzione delle minoranze linguistiche ladine della provincia di Belluno in conseguenza delle politiche attuate dallo Stato italiano”: lo hanno consegnato all’europarlamentare Herbert Dorfmann alcuni membri del movimento Bard (Belluno Autonoma Regione Dolomiti), insieme a diversi rappresentanti delle minoranze linguistiche.

«Da sempre, e in particolare modo in questi anni, le popolazioni ladine del Bellunese non vedono riconosciuti i loro diritti di minoranza linguistica – ha sottolineato il presidente del Bard, Andrea Bona -. Il tema delle minoranze è molto sentito all’interno del nostro movimento, che da sempre prevede l’affidamento dell’incarico di presidente o di vicepresidente a un loro rappresentante. Visto che i nostri ripetuti appelli a livello nazionale continuano a cadere nel vuoto, abbiamo deciso di mobilitare i livelli superiori».

La scelta di approfondire le istanze bellunesi con Dorfmann per gli autonomisti bellunesi è stata naturale: «È il nostro europarlamentare di riferimento; inoltre, pochi come lui conoscono la realtà alpina e dolomitica e le tematiche che toccano la minoranze linguistiche in Italia». Nel report viene analizzata la storia, l’evoluzione e la situazione attuale delle minoranze linguistiche in provincia di Belluno e nelle aree contermini, oltre ad approfondire la legislazione internazionale, nazionale e regionale in materia, con quanto fatto e non fatto a tutela dei ladini bellunesi.

«Questo report, così come quello presentato al Consiglio d’Europa che aveva prodotto come risultato un richiamo ufficiale per l’Italia, intende portare oltre i confini provinciali la questione del Bellunese e della sua necessità di autonomia, che come da anni andiamo ripetendo è ormai questione gravemente democratica e non, come qualcuno pensa, meramente economica», conclude Bona. «La situazione del mondo ladino deriva da una politica del “divide et impera”, che ha suddiviso le vallate ladine in tre diverse province – ha sottolineato Dorfmann – e che ha portato a una scarsa collaborazione tra queste realtà, collaborazione che sarebbe invece fondamentale per una minoranza così piccola. Raccolgo con piacere questa analisi, che evidenzia le problematiche delle minoranze linguistiche bellunesi che, senza adeguate tutele, possono venire rapidamente annullate, e questo sarebbe un grave problema; serve maggiore attenzione alla cultura e alla lingua minoritaria, e a livello europeo ci impegneremo per ridare loro nuovo slancio».

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