Quasi 5 milioni i danni ai privati: sale a quota 200 il conto del maltempo di dicembre

Quasi 5 milioni i danni ai privati: sale a quota 200 il conto del maltempo di dicembre

Con le ultime integrazioni arrivate dai Comuni, sale ulteriormente il conto del maltempo di fine 2020. L’alluvione del 4-9 dicembre vale 194 milioni di euro sui beni pubblici (strade, alvei di torrenti, edifici comunali…). Più 4,5 milioni di euro di disastri su proprietà private e attività produttive. In pratica, 200 milioni di euro di danni. Ecco perché la Provincia – individuata come soggetto attuatore dal commissario per l’emergenza – chiama all’unità di intenti. Perché i soldi li dovrà mettere direttamente la Presidenza del consiglio dei ministri. Ed è meglio che la cifra stanziata sia quanto più vicina ai 200 milioni.

«Serve uno slancio territoriale. Una forte unità d’intenti di tutte le forze politiche del Bellunese e di tutti i nostri rappresentanti a Roma. Solo così, con un gioco di squadra e con una logica senza confini politici, possiamo chiedere al governo la copertura economica totale dei danni da maltempo di dicembre 2020» dice il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla difesa del suolo.

I danni sono concentrati soprattutto nella zona di Alpago, Chies, Tambre, Longarone e Feltre. La somma dichiarata dai privati cittadini ammonta a 3.266.000 euro, mentre le attività economiche e produttive sommano 1.131.000 euro.

«Nel frattempo sono arrivate diverse integrazioni da parte dei Comuni per quanto riguarda i danni al patrimonio pubblico. La somma iniziale è salita ulteriormente e la cifra finale che abbiamo inviato al commissario per l’emergenza, Nicola Dell’Acqua, è di 194 milioni, per complessivi 526 interventi – spiega Bortoluzzi -. Tra danni ai beni pubblici e segnalazioni dei privati sfioriamo i 200 milioni di euro, una cifra enorme che ora richiede uno sforzo da parte di tutte le forze politiche affinché il governo trovi la copertura finanziaria totale. Quello della Provincia è un appello all’unitarietà e al gioco di squadra, per il bene del territorio, dei cittadini e delle imprese».

«La lotta allo spopolamento passa anche attraverso questi momenti – commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. È per questo che una copertura solo parziale rischierebbe di acuire il problema storico del nostro territorio. Credo che un gioco di squadra, senza confini ideologici o di casacca, sia quanto mai fondamentale. Ora, per l’emergenza meteo di dicembre, e in seguito, per dare al Bellunese i mezzi di cui ha bisogno un territorio di montagna».

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