Progetto residenzialità: «Qui c’è lavoro e la qualità di vita è alta»

Progetto residenzialità: «Qui c’è lavoro e la qualità di vita è alta»

Per favorire l’arrivo di nuovi residenti da fuori provincia, sostenere la ricerca di personale da parte delle aziende, ma anche per rendere più attrattiva Belluno: ebbene sì, il progetto residenzialità sta muovendo i primi passi. 

Ieri mattina, nella sala giunta di Palazzo Rosso, il sindaco Oscar De Pellegrin, l’assessora alle Pari opportunità e ai Fondi nazionali ed europei Simonetta Buttignon e il consigliere di maggioranza Paolo De Biasio hanno incontrato i rappresentanti di alcune associazioni di categoria: Paolo Doglioni presidente di Confcommercio Belluno, Michele Vigne presidente veneto di Confedilizia, l’avvocato Giovanna Losso e il geometra Paolo Vaccari, entrambi vice presidenti di Confedilizia Belluno. 

«È stato presentato il progetto e abbiamo trovato piena adesione e appoggio – spiega il sindaco -; è importante perché commercianti e proprietari di case sono i primi soggetti coinvolti. Ci rivolgeremo a tutti coloro che vogliono venire a vivere a Belluno e lavorare in zone limitrofe, con attenzione anche alla categoria dei nomadi digitali e dei freelance, partendo da due presupposti fondamentali: qui la qualità della vita è davvero alta e c’è lavoro, molto lavoro. Di fatto abbiamo tutti i requisiti richiesti dal profilo del lavoratore odierno».

Si prende spunto anche da quanto sta sperimentando Venezia con il portale venywhere.it, nato dalla collaborazione tra Fondazione Venezia e Università Ca’ Foscari. «L’iniziativa è enorme, la stiamo strutturando in queste settimane e la presenteremo nel dettaglio non appena avremo aggiunto qualche tassello  spiega Buttignon -. Abbiamo già incontrato i professori di Ca’ Foscari referenti del progetto, il direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e ora i rappresentanti di alcune».  

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