Primarie PD, Schlein domina a Belluno: «Scardinati sistema e correnti»

Primarie PD, Schlein domina a Belluno: «Scardinati sistema e correnti»

Elly Schlein, nuova segretaria nazionale del Partito Democratico, ha dominato a Belluno le primarie aperte, ribaltando i risultati delle consultazioni interne al partito di un paio di settimane fa; 1440 voti a favore su 2169 voti validi, il 66,42% dei consensi: è il risultato migliore ottenuto dall’ex europarlamentare ed ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna in Veneto (dove la media regionale si è fermata al 63,3%; a livello provinciale, Belluno è seguita a ruota da Venezia col 66,01%).

Un risultato accolto con grande soddisfazione dai sostenitori di Schlein: «È stato un risultato eclatante – commenta Carla Cassol, coordinatrice del comitato feltrino per Elly Schlein – ottenuto grazie all’ascolto delle persone, e il popolo democratico quando viene ascoltato risponde. Credo sia proprio questo che ha pagato il PD in questi anni: la mancanza di coinvolgimento della base, sia sui problemi da affrontare che dal punto di vista emotivo. Non è stato facile raggiungere questo obbiettivo, perché abbiamo dovuto andare a “raccogliere” tutte quelle persone che proprio per questi motivi si erano allontanati».

Parla di «segnale importante per tutto il centrosinistra italiano» il neo-segretario provinciale PD, Alessandro Del Bianco, che conosce da tempo la sua “collega” nazionale: «Ho avuto la fortuna di averla incontrata in più occasioni, dalla prima nel 2014 fino alla sua ultima visita a Feltre per la chiusura delle scorse elezioni amministrative (nel seggio delle primarie di Feltre Schlein ha toccato il 77,5% dei consensi, NdR). – commenta – Personalmente sono quindi molto contento di questo risultato; è un segnale importante anche per il Partito Democratico che per la prima volta nella sua storia si trova ad avere un segretario donna, ma soprattutto una segretaria che non appartiene ai partiti storici».

Questo risultato ha completamente ribaltato quanto uscito dalle consultazioni interne al partito, che avevano premiato Stefano Bonaccini con quasi il 53% delle preferenze a livello nazionale, mentre Schlein era arrivata al 35%; una vittoria che «scardina un sistema ormai superato di correnti e di fazioni interne», per Del Bianco: «Il Pd deve chiedersi come mai Elly Schlein è riuscita a ribaltare i risultati interni, e le risposte possono essere due: o le organizzazioni del partito non sono più in grado di avere un rapporto con la società “civile” di centrosinistra, oppure queste stesse organizzazioni sono ostaggio delle correnti interne. Un’ipotesi non esclude l’altra, ma con la sua vittoria Elly Schlein ha proposto, e imposto, una nuova strada al Partito Democratico».

Una strada ancora in salita, per Cassol: «Dobbiamo pensare al modello di partito che vogliamo, e tutti insieme dobbiamo lavorare per raddrizzare le molte storture del nostro paese. Non sarà semplice, ma sono certo che con questa nuova guida questo percorso darà i suoi frutti».

Le primarie hanno portato anche all’elezione dei 600 delegati all’Assemblea Nazionale: 44 quelli eletti in Veneto, 9 nel collegio Belluno-Treviso. Dal Bellunese, parteciperanno all’Assemblea Massimo Ignazio Agnello e Anna De Zolt a sostegno di Elly Schlein, mentre per Stefano Bonaccini ci sarà l’ex deputato Roger De Menech.

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