Positiva e rassicurante. Inaugurata a Belluno la nuova sede del centro Aliante

Positiva e rassicurante. Inaugurata a Belluno la nuova sede del centro Aliante

Strutturazione, prevedibilità, chiarezza comunicativa, anticipazione. Sono i princìpi cardine attorno ai quali nasce la nuova sede del centro Aliante, il servizio di semi – residenzialità per bambini e ragazzi con diagnosi di disturbo dello spettro autistico. I nuovi locali del centro (firmati dall’architetto Antonio Greggio), nato nel 2015 da una collaborazione tra la cooperativa sociale “Società nuova” e l’Ulss 1 Dolomiti, sono stati inaugurati ieri mattina (venerdì 14 maggio) all’interno del centro direzionale “Millennio” di via Vittorio Veneto a Belluno.

Uno spazio nuovo, più grande e confortevole. In una parola, “rassicurante”. Quello che serve per venire incontro alle esigenze di bambini e ragazzi autistici. «In questa nuova sede del centro Aliante – spiega la coordinatrice Sheila Fantauzzi – possiamo accogliere fino a 8 bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni di età, che vengono seguiti e guidati nel loro percorso si sviluppo, attraverso esperienze individuali, in coppia e di gruppo che mirano ad aumentare il loro grado di autonomia e di conseguenza migliorare la qualità della vita loro e delle loro famiglie. Ed oltre alle attività che svolgiamo all’interno, vengono continuamente organizzate esperienze all’aperto, come la piscina, la fattoria, l’arrampicata, che permettono ai piccoli utenti del centro di applicare le abilità acquisite man mano».

Fino a sei anni fa chi i genitori di ragazzi con disturbi dello spettro autistico dovevano rivolgersi fuori provincia, nel Bellunese non esistevano centri specializzati. Poi è nato il centro Aliante. «Un’esperienza positiva, che è cresciuta nel tempo – spiega il presidente di Società nuova, Federico Bristot – e che ora fa un passo ulteriore in avanti con questa nuova sede per la quale, oltre all’impegno di tutti i soci della cooperativa, devo ringraziare la Fondazione Cariverona per il contributo arrivato attraverso il finanziamento del grande progetto “Famiglia fa meglio”, del quale il centro Aliante fa parte. Ma non posso dimenticare il grande aiuto di privati e ditte, che hanno aderito alla campagna fondi che avevamo messo in piedi».

«Questo è uno degli esempi della bontà dell’idea del 2017 di implementare bandi specifici che premiassero progetti di rete – spiega Renzo Poloni, componente del CdA di Fondazione Cariverona, che ha finanziato la nuova sede attraverso il bando “Welfare e famiglia” -. Una strada innovativa e che sta avendo successo, se è vero, come è vero, che il 90% dei progetti finanziati sono ormai consolidati e due terzi sono in grado di autosostenersi, oltre ad aver creato oltre 100 nuovi posti di lavoro».

Un ruolo importante, in tutto questo, è quello dell’Ulss1 Dolomiti, attraverso la rete dei servizi territoriali. «In un momento buio come quello che stiamo vivendo – commenta il direttore della Funzione territoriale, Sandro De Col – non è cosa da poco avere l’occasione di vedere una cosa bella e nuova come questa. Un progetto che mette in luce ancora una volta il ruolo fondamentale delle cooperative e del volontariato nell’intercettare e rispondere velocemente ai nuovi bisogni del territorio. Un dinamismo che purtroppo spesso gli enti pubblici non riescono ad avere».

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