Showroom più infopoint: «Ma la promozione turistica non decolla»

Showroom più infopoint: «Ma la promozione turistica non decolla»

Prendi uno, paghi due. Sembrerebbe questa la promozione turistica dell’Alpago e del lago di Santa Croce. Due uffici nella zona di Farra, che svolgono la medesima funzione. «Peraltro senza nessun coordinamento» attacca Massimo Bortoluzzi, consigliere comunale di minoranza. 

A finire sotto accusa sono l’ufficio di informazione turistica e lo showroom. Due strutture adiacenti; una per promuovere i sapori e i prodotti tipici alpagoti, l’altra per dare informazioni turistiche. Lo showroom, gestito dal Consorzio Turistico, è concluso; l’infopoint, invece, è affidato alla Pro loco di Farra ed è ancora in fase di lavorazioni. «Tanto che solo da pochi giorni è stata rimossa la rete; e in settimana è rimasto senza corrente – continua Bortoluzzi -. Mi chiedo come mai manchi totalmente la sinergia tra due uffici che hanno la stessa funzione, tanto più che lo showroom dei prodotti tipici, non può occuparsi di commercio, ma si limita a promuovere i prodotti tipici, senza venderli. E a dare informazioni ai turisti, esattamente quello che fa l’infopoint, a livello volontaristico, con la Pro loco, che riceve un piccolo contributo da parte del Comune. Non è uno spreco di tempo, energie e risorse? Già in fase di progetto avevo sollevato il problema, consapevole che lo showroom non avrebbe potuto vendere prodotti. E per questo avevo mostrato contrarietà all’opera, che con circa 500mila euro di investimento rischia di rimanere una cattedrale nel deserto».

Il consigliere comunale solleva dubbi anche sulla collocazione dei due uffici e sui tempi di apertura. «Lo showroom era concluso da tempo ed è stato aperto solo in agosto, quando ormai la stagione estiva era partita da mesi. E non sarebbe meglio avere queste strutture alle porte dell’Alpago, per dare informazioni reali ai turisti su cosa possono vedere, anziché sul lago, dove i visitatori arrivano perché sanno già cosa c’è da fare? La prova l’ho avuta sabato pomeriggio: sono stato un’ora allo showroom e sono entrate solo due persone, non per chiedere informazioni, ma solo per cambiare moneta. Il turismo non ha bisogno di improvvisazione e neanche di dilettantismo. Ma ormai la struttura c’è e va gestita al meglio, in maniera sinergica e professionale. Ringrazio comunque i volontari della Pro loco che stanno portando avanti il loro lavoro con grande passione e impegno».

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