Novemila euro e gli strumenti restano in casa. Vittoria su tutta la linea per Comune di Belluno e scuola di musica “Antonio Miari” nella vicenda che li vedeva opposti al conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza.
Dopo una collaborazione pluriennale, due anni fa era stata sciolta la convenzione tra la scuola di musica bellunese e il conservatorio vicentino. Tutto bene? Non proprio. «Il nuovo contabile del conservatorio – spiega l’assessore alla cultura di Belluno, Marco Perale – aveva contestato una clausola del contratto dove si dice che la cifra annuale riconosciuta dal Comune a chi gestisce la scuola di musica comprende anche l’acquisto degli strumenti che ogni tanto vanno ricomprati».
Ci sono voluti due anni di riunioni per giungere a capo della questione. Ma ne è valsa la pena. «Alla fine abbiamo messo nero su bianco un accordo extragiudiziale – continua Perale – per cui gli strumenti restano in dotazione alla scuola “Miari”. Inoltre, siccome ha chiuso la collaborazione tre mesi prima della scadenza della convenzione, il conservatorio “Pedrollo” ci dovrà riconscere anche una cifra vicina ai 9.000 euro».