Il gruppo consiliare della Lega di Belluno interviene sul tema della sanità. E, in particolare, sulla mozione sostenuta e votata dalla maggioranza. «In generale – spiegano il segretario Paolo Luciani e il capogruppo Luciano Da Pian – viene lamentata la difficoltà a ricoprire l’organico medico di tutto l’ospedale di Belluno e degli ospedali di Agordo e Pieve di Cadore. Chiediamo: dov’è la novità? Il tema è ben noto negli effetti e nelle cause. E la Regione Veneto ha inserito possibili rimedi sia nella piattaforma di negoziato per l’autonomia, sia nella proposta di patto della salute condiviso dalla Conferenza delle Regioni».
Luciani e Da Pian chiedono al sindaco Jacopo Massaro di bussare alle porte del governo per una serie di questioni: «Va aumentato il numero di specialisti attraverso l’incremento del numero di accessi alle scuole di specialità, drammaticamente ridotto dai Governi degli ultimi otto anni. È necessario poi autorizzare una contrattazione regionale nella sanità e un riconoscimento economico per i medici che venissero a lavorare in territori disagiati, la montagna in primo luogo.
E perché non ricordare che l’Ulss Dolomiti ha esperito tutti gli strumenti disponibili per assumere personale medico di molte specialità, reiterando più e più volte bandi e avvisi di ricerca, con esiti molto spesso insoddisfacenti?».
E concludono: «Sarebbe più proficuo che Massaro, nel suo ruolo di presidente della conferenza dei sindaci, si adoperasse affinché le energie politiche dell’area montana contribuissero a creare situazioni ambientali e locali favorevoli per la permanenza di medici e personale sanitario, come stanno facendo realtà alpine limitrofe. E a richiedere con forza il recepimento di misure strutturali che consentirebbero davvero di risolvere il problema. Su questi temi la Lega c’è, nella convinzione che la nostra sanità comunque è d’eccellenza: solo grazie a una stretta collaborazione con la Regione Veneto si potranno trovare risposte utili ed essere sempre più vicini ai bisogni della nostra comunità».