Poesie e prose nel ladino di Cadore, Comelico e Fodom: il dialetto può essere “vivo”

Poesie e prose nel ladino di Cadore, Comelico e Fodom: il dialetto può essere “vivo”

Lingua madre per alcuni, espressione verace e genuina per altri. È il dialetto. Che nelle valli dolomitiche diventa lingua: il ladino, tutt’altro che morto.

Domani (martedì 31 gennaio) a Lozzo andrà in scena lo spettacolo “Dialetto vivo”, un recital di poesie e prose nel ladino del Cadore, del Comelico e Fodom. È organizzato dal “Laboratorio di scrittura Cadore”, nato nel 2008 a Pieve su iniziativa del maestro Antonio Chiades. Il laboratorio ha una connotazione tutta al femminile e negli anni scorsi, con il supporto del Rotary Club Cadore-Cortina d’Ampezzo, ha pubblicato una decina di raccolte di poesie e prose in lingua italiana e in ladino. Dopo l’interruzione per l’emergenza sanitaria, ha ricominciato a proporre in Cadore e in altri luoghi della provincia i suoi recital.

Quello di martedì vedrà alternarsi diverse voci: Paola Bianchi, Norma Casanova, Antonietta Crepaz, Federica De Lotto, Giovanna Deppi, Fides De Rigo Cromaro, Maria Marinello, Anna Maria Marta e Paola Zandegiacomo De Zorzi. Leggeranno brevi brani poetici e in prosa da loro stesse composti. E saranno accompagnate dalla chitarra di Leandro Da Vià.

Appuntamento alle 18 nella sala Pellegrini. Ingresso libero. 

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