Fine delle lezioni. A fine anno il liceo linguistico paritario “Cadore” di Auronzo chiuderà definitivamente i battenti. Anche se non c’è ancora l’ufficialità, che arriverà nei prossimi giorni, la decisione è presa: alla base la mancanza di fondi per il suo funzionamento e le incertezze sul futuro che hanno pesato anche sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico, con i ragazzi che hanno fatto scelte diverse. Ad oggi, quindi, il Liceo linguistico europeo Cadore, gestito dalla Cooperativa Cadore scs, non ha nessun iscritto nelle classi prime, oltre ai soli 20 studenti che al momento lo frequentano.
L’allarme per la possibile chiusura era suonato già l’estate scorsa, quando dopo la mobilitazione della cooperativa, del comitato genitori e dell’intera comunità si erano alla fine trovato, grazie all’intervento di un privato, i 160mila euro necessari per il suo funzionamento. «Questa volta, però – spiega con molta amarezza Francesco Marengon, portavoce del comitato genitori – dopo aver colto il poco interesse del territorio, il finanziatore ha nicchiato, e neppure noi ce la siamo sentita di chiedergli ulteriori soldi. Certo l’amarezza è tanta, anche a livello personale: il liceo “Cadore” ha formato moltissime persone che hanno ricoperto anche ruoli importanti, e la sua chiusura è di certo una sconfitta per tutto il territorio».
Dal canto suo l’amministrazione comunale, che non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, ha convocato per domani (16 maggio) una riunione con la cooperativa Cadore per fare il punto della situazione. Ma il sindaco di Auronzo, Dario Vecellio Galeno respinge al mittente le accuse di scarso interesse: «Forse non tutti sanno che dal 2019 per legge è precluso agli enti pubblici di sostenere direttamente un istituto che è di fatto privato. Nonostante questo – prosegue il primo cittadino – non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto, sia per quanto riguarda la concessione in forma gratuita dello stabile, sia per quanto riguarda il pagamento delle spese vive e delle bollette, sia attraverso l’erogazione di contributi per progetti ed attività extracurricolari proposti dalla Cooperativa Cadore».
Ora a tenere banco è il destino degli studenti. Che ne sarà di loro? Qualcosa si sta muovendo, garantisce Vecellio Galeno: «Sul tavolo ci sono delle proposte alternative, in particolare da parte dell’istituto “Fermi” di Pieve di Cadore, che si è detto disposto a dare una mano. Le stiamo valutando per cercare di capire in che modo potrebbero essere implementate per fa sì che i ragazzi possano proseguire il loro percorso di studio». Tra le idee messe in campo, l’avvio dell’indirizzo linguistico nell’offerta didattica del liceo di Pieve di Cadore.