L’età media si alza, i giovanissimi sono sempre meno. E i morti doppiano i nati. Non serve avere la sfera di cristallo per capire cosa succederà al Bellunese da qui a qualche anno. L’Istat in ogni caso ha messo insieme un po’ di dati e ha tratteggiato la provincia del 2031. Lo scenario è sconfortante, per quanto non inatteso. Perché le dinamiche demografiche di oggi sono figlie di dati che potevano essere analizzati già 15 anni fa.
Già, i figli: se ne fanno sempre meno. E la popolazione cala. Oggi il totale dei residenti nel Bellunese si attesta a 198.625, nel 2031 – secondo lo scenario medio Istat – saranno poco più di 191mila. Non scenderanno sotto quota 190mila solo perché nelle analisi dell’istituto statistico emerge una leggerissima ripresa delle nascite (erano appena 1.162 nel 2021, potrebbero essere 1.300 nel 2031). I morti comunque doppiano le culle, visto che se ne contano in media 2.600 ogni anno. Insomma, il ricambio non è assicurato.
Ma è il dato sull’invecchiamento che lascia perplessi. Oggi l’età media della popolazione è di 48 anni. Tra dieci anni sarà di 49,9 anni. I giovani e giovanissimi (0-14 anni) oggi rappresentano l’11,3% della popolazione, nel 2031 saranno appena il 10%. La piramide d’età cresce verso l’alto: la popolazione 15-64 anni passerà dal 61,5% di oggi al 58,5% del 2031, mentre gli anziani andranno aumentando. Oggi 27 bellunesi su 100 hanno più di 65 anni; nel 2031 gli over 65 saranno quasi 32 su 100. Insomma, sarà una provincia decisamente più vecchia, con tutte le conseguenze del caso, fatte di sanità e richiesta di servizi. Il quadro tratteggiato da Istat è piuttosto chiaro.
