Le frane in provincia di Belluno sono innumerevoli. Vaia prima, il maltempo di dicembre 2020 poi hanno fatto disastri ovunque, da nord a sud. E i dissesti sono ben visibili, anche nei conti degli enti locali, costretti a spese enormi per garantire la sicurezza.
Adesso però c’è qualche soldo in più. La Provincia infatti, oltre agli interventi di sua competenza, ha messo a disposizione 2 milioni di euro. Risorse che saranno destinate alle Unioni montane appositamente per interventi di sistemazione idrogeologica e idraulica. In pratica, per tutti quei piccoli lavori che risultano fondamentali in ottica prevenzione, oltre che per il ripristino dei danni.
La distribuzione segue alcuni precisi parametri, legati alla legge regionale 19/1992. Quindi, 304.800 euro all’Um Agordina, che si becca la fetta più grossa. 272.400 all’Um Feltrina e 254.400 euro al Centro Cadore. A scalare, tutte le altre: 155.800 euro all’Alpago, 193.600 al Cadore-Longarone-Zoldo, 159mila alla Valbelluna, 187mila alla Belluno-Ponte, 245.800 euro al Comelico e 227.200 euro alla Valle del Boite.