Tana libera tutti. Le imminenti elezioni amministrative trasformano il consiglio comunale di Belluno. Ieri la terzultima seduta dei dieci anni di amministrazione Massaro ha presentato un clima da ultimo giorno di scuola: ognuno per conto suo. C’erano da votare le controdeduzioni alle osservazioni al Pat (il piano di assetto del territorio) adottato lo scorso anno. L’atto finale di un percorso lungo 5 anni. Diciamolo subito: le controdeduzioni sono state approvate. Ma il Pat rallenta il suo iter, perché la maggioranza non è stata in grado di avere i numeri necessari per approvare l’immediata eseguibilità della delibera consiliare.
Ed in effetti ciò che balzava più all’occhio, ieri (oltre al ritorno a Palazzo Rosso, dopo oltre due anni di esilio – causa covid – in sala Bianchi) erano i vuoti tra i banchi della maggioranza, e soprattutto le assenze pesanti tra gli assessori (non si sono visti, tra gli altri, Marco Perale, Biagio Giannone, Francesca De Biasi e Lucia Olivotto). Al di là delle giustificazioni di rito, il chiaro segnale che ormai la campagna elettorale è iniziata sul serio e le divisioni all’interno del Centro sinistra sono realtà.
Il consiglio (cosa piuttosto inusuale) è stato diviso in due. In mattinata sono state date le risposte alle interrogazioni e si sarebbe dovuto votare il punto riferito all’area ex Agip, in via Vittorio Veneto, dove dovrebbe sorgere un nuovo supermercato. Il consiglio era tenuto a votare la dichiarazione di area degradata, che avrebbe permesso alla proprietà di ampliare la superficie di vendita. Il punto è stato ritirato. «Sono state presentate degli emendamenti da parte delle opposizioni – ha spiegato Massaro – che dovranno essere valutate». Ma la delibera difficilmente sarebbe stata approvata, dato che “Insieme per Belluno” (il gruppo che fa capo a Lucia Olivotto, vicesindaco candidata in alternativa a Giuseppe Vignato) aveva già fatto sapere che il suo voto sarebbe stato contrario.
Nel pomeriggio, invece, si è proceduto alla votazione singola per ogni osservazione sul Pat presentata dai portatori di interesse. Settantaquattro quelle presentate: «Un numero tutto sommato contenuto» – ha detto l’assessore all’urbanistica, Franco Frison, che ha ricordato come «Per il Prg di Treviso, qualche anno fa, le osservazioni presentate furono oltre 15mila».
Alla fine della litania di voti singoli, il consiglio si è dovuto esprimere sul complesso delle controdeduzioni. Passaggio necessario e fondamentale per chiudere la partita per quanto riguarda il Comune di Belluno e passare la palla alla Provincia per l’approvazione definitiva. Come detto, il Pat è stato approvato, con 13 voti favorevoli, due contrari e otto astenuti. Ma non è passata l’immediata eseguibilità. «Forse la giunta dovrebbe farsi qualche domanda – commenta il capogruppo di “Insieme per Belluno”, Massimo De Pellegrin, che ha dato libertà di voto ai suoi consiglieri – se non è riuscita a garantire il numero legale per far approvare l’immediata eseguibilità. I vuoti tra i banchi della giunta non sono stati un bello spettacolo».