«61 milioni per la Bassa veronese? Fatico a comprendere». La ripartizione degli 81 milioni di euro destinati al Veneto in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, previsti dall’ultima legge di bilancio, non convince il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
«Queste risorse aggiuntive sono importanti – commenta – ricercate con molta attenzione e per le quali mi sono fortemente impegnato per garantire infrastrutture utili alle nostre comunità. Non sono, però, d’accordo con la ripartizione che è stata annunciata oggi: la cifra maggiore, pari a 61 milioni di euro vuole essere destinata alla variante SS12 da Buttapietra a Verona: ho difficoltà a comprendere questo intervento, il cui fine è poco chiaro».
Il ministro bellunese tira in ballo senza mezzi termini la giunta regionale, in particolare l’assessore Elisa De Berti, veronese: «Mi chiedo quale sia la necessità di questo intervento ai fini della manifestazione sportiva. Lo chiederò a lei, che conosce bene quell’area. Senza dubbio la comunità di Buttapietra va aiutata per il miglioramento della viabilità e lavorerò in prima persona , ma credo che queste importanti risorse debbano essere impiegate per le aree montane del Bellunese, come la messa in sicurezza della Sp 251 della Val di Zoldo a costante rischio chiusura per le frane, e per gli altri tratti stradali necessari al raggiungimento delle aree coinvolte o per la viabilità del Comelico».