Oltre 18mila multe. Il principale responsabile è l’autovelox di via Miari

Oltre 18mila multe. Il principale responsabile è l’autovelox di via Miari

Bellunesi dal piede pesante sull’acceleratore? Verrebbe da dire di sì a guardare i dati della polizia locale del capoluogo. Lo scorso anno le multe sono state oltre 18mila, quasi 10mila in più rispetto al 2020 (18.530 contro 8.609). 

L’impennata arriva soprattutto per l’eccesso di velocità, che ha registrato quasi 11mila sanzioni contro le 2.600 dell’anno precedente, dovute in gran parte all’autovelox fisso e operativo 24 ore al giorno in via Miari. Il famigerato impianto ha mietuto più di qualche vittima, ma secondo i dati del Comune di Belluno si tratta soprattutto della novità. Dopo il primo boom di sanzioni, infatti, gli automobilisti tendono a ridurre la velocità, tanto che a Levego si è già passati dalle oltre 1.000 sanzioni al mese dei primi periodi – quasi 1.500 nei primi due mesi – alle circa 500 degli ultimi mesi. A queste, si aggiungono anche le sanzioni per “mancata comunicazione dei dati del conducente”.

«Molti automobilisti multati – spiega il comandante della polizia locale Roberto Rossetti – preferiscono non comunicare il nome del conducente per evitare la perdita di punti o addirittura la sospensione della patente; in questo caso, viene elevata anche una seconda sanzione, più cospicua della prima».

ASSICURAZIONE SCADUTA

Resta altissimo anche il dato delle auto senza assicurazione (142, contro le 74 del 2020), individuate grazie all’uso di videocamere e app, e dei relativi sequestri (133); significativo anche il numero di mezzi non revisionati, 105 contro i 60 del 2020.

Se per l’aumento delle multe per divieto di sosta (6.005 contro 5.122) va considerato il fatto che per molti mesi nel 2020 si è vissuto in stato di lockdown e quindi con poche possibilità di movimento, si segnala invece il ritorno di cattive abitudini come l’uso del cellulare al volante (173 sanzioni), la guida senza cintura di sicurezza (22 sanzioni contro 1 del 2020) e senza casco protettivo (2 sanzioni, nessuna l’anno precedente).

In compenso, calano fortunatamente i numeri degli incidenti rilevati e dei feriti (29 con 18 feriti nel 2021, 34 con 21 feriti nel 2020). 

«Ci piace pensare – sottolinea Rossetti – che questa diminuzione sia effetto dell’attività di prevenzione e della presenza costante sul territorio delle nostre pattuglie, anche se la carenza di personale non ci consente di fare tutte le attività che vorremmo o di essere presenti in tutte le zone richieste dai cittadini».

CONTROLLI COVID

In calo, anche se resta importante, il numero di controlli Covid (1.740 contro i 2.540 dell’anno prima) e delle relative sanzioni (72 nel 2020, 15 quello appena concluso). Il comandante Rossetti sottolinea come per importanza e per numero di ore dedicate questo sia il secondo maggiore impegno che la polizia locale ha dovuto affrontare nel corso del 2021.

Significativo anche, a quasi parità di controlli effettuati (73 nel 2021, 70 nel 2020), il netto incremento di sanzioni per scorretto conferimento dei rifiuti, passate da 16 a 129 in dodici mesi: «Un risultato ottenuto anche grazie al personale di Bellunum – spiega Rossetti – e alla videosorveglianza mobile nelle isole ecologiche, che ci consente con maggior facilità di risalire agli autori di abbandoni di rifiuti». 

Non sono poi mancati controlli delle attività commerciali e delle norme a tutela del consumatore, e di assistenza alle manifestazioni pubbliche e sportive che sono lentamente tornate a svolgersi in città, soprattutto nel periodo estivo.

IL COMMENTO

«Voglio ringraziare tutti gli agenti per i risultati ottenuti durante lo scorso anno, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, agli annosi problemi di organico e alle recenti normative» commenta il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, nel giorno di San Sebastiano, patrono della polizia locale.

«Nel corso di un anno siamo passati da 24 a 18 agenti, tra pensionamenti e trasferimenti, quindi uno ogni duemila abitanti, nonostante le norme ne prevedano uno ogni mille. Per colpa di questa situazione, sono saltati molti servizi, nonostante i risultati ottenuti con i sistemi automatizzati come autovelox e videosorveglianza: una vergogna che si fa sentire ancora di più proprio in questo momento in cui stiamo affiancando le forze dell’ordine sul territorio e in un periodo in cui servirebbero forze nuove per gestire ad esempio il grande flusso di turisti che visitano il Nevegal; un problema che si trascina da anni, causato dal blocco delle assunzioni e del turnover, e anche ora che si può tornare ad assumere – a cavallo tra il 2021 e il 2022 abbiamo in programma cinque assunzioni per la sola polizia locale, insufficienti a coprire lo stato emergenziale ma comunque indispensabili – serviranno anni per arrivare a un livello ottimale di organico».

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