Olimpiadi, migranti, viabilità, Pnrr: le priorità del nuovo prefetto

Olimpiadi, migranti, viabilità, Pnrr: le priorità del nuovo prefetto

Migranti, PNRR, cantieri e viabilità e – soprattutto – Olimpiadi: queste le priorità del nuovo Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, entrato ufficialmente a Palazzo dei Rettori lunedì scorso. Anzi, rientrato: la sua carriera nel mondo delle prefetture venete – Rovigo, Venezia, Padova e infine Treviso – è iniziata proprio a Belluno nel 1989; un incarico di nemmeno due mesi, prima di girare la regione tra ruoli di responsabilità e qualche incarico da commissario nei comuni del Padovano, Rodigino e Trevigiano.

Roccoberton torna quindi tra le Dolomiti, terra che conosce bene per i suoi interessi escursionistici – «Conosco bene l’Agordino, devo approfondire meglio il Comelico; ho frequentato il Pelmo, il Civetta, le Tofane, l’Antelao, il Sorapis,…», ha spiegato il neo-prefetto -, ma anche per la “eredità” lasciatagli dal suo predecessore, Mariano Savastano. Tanti i temi su cui ci sarà da lavorare, in cima a tutti le Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

Una delle questioni rimaste aperte, e affrontate anche dal prefetto uscente in occasione del suo saluto alla provincia, è quella dell’accoglienza delle forze dell’ordine in occasione dell’appuntamento olimpico: Roccoberton annuncia a breve un confronto con tutte le realtà interessate.

Legato alle Olimpiadi è il tema cantieri e viabilità: da un lato, quelli lungo le strade delle vacanze, in particolare quelli sulla Statale 51 di Alemagna, e dall’altro quelli del PNRR, sui quali il prefetto annuncia un monitoraggio costante, con un particolare occhio agli ostacoli burocratici e alla riduzione dei tempi di pagamento delle imprese.

Un altro tema che soprattutto negli ultimi mesi aveva impegnato Palazzo dei Rettori è quello dell’accoglienza dei migranti: sul tema Roccoberton è ferrato, visto che è stato presidente della sezione di Treviso della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. «Non c’è una situazione emergenziale in questa provincia: Belluno è fuori dalle rotte balcaniche, ma è comunque soggetta all’arrivo di richiedenti asilo. Verificheremo la sussistenza dei requisiti di accoglienza per chi attualmente risiede nei centri esistenti, così da garantire la turnazione e dare spazi a chi ne ha diritto», sottolinea il nuovo prefetto.

In tema di protezione civile, l’obbiettivo del nuovo prefetto è quello di arrivare al più presto all’inaugurazione della struttura del nuovo CCS – Centro di Coordinamento dei Soccorsi alla caserma dei Vigili del Fuoco, punto importante in un territorio particolarmente soggetto ad eventi calamitosi.

Infine, un passaggio veloce sulla questione sicurezza: «Non ci sono particolari problematiche di sicurezza pubblica in questo territorio, – analizza Roccoberton – ma è chiaro che l’attenzione è e deve restare alta, soprattutto in visione degli eventi che ci aspettano da qui al 2026». L’impegno della Prefettura su questo fronte sarà quello – oltre che di garantire la sicurezza del territorio – di contrastare le possibili infiltrazioni di criminalità organizzata.

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