Palloncini colorati che si librano nel cielo. Attaccati al filo, messaggi di speranza per il futuro. E il futuro è tutto negli occhi e nei sorrisi dei bambini, che ieri mattina hanno seguito con curiosità la cerimonia di inaugurazione del nuovo asilo di Chies.
Non è certo una scelta facile quella di aprire una nuova scuola dell’infanzia statale in questo periodo. Tanto più in un piccolo paese di montagna, che da anni subisce come tutte le terre alte bellunesi il dramma dello spopolamento. Chies però ci ha creduto. E l’amministrazione comunale guidata da Gianluca Dal Borgo ha attivato tutte le misure necessarie ad avviare i lavori, in modo da creare un servizio a beneficio dell’intera conca alpagota.

«L’inaugurazione di questa scuola dell’infanzia per la conca dell’Alpago è una sfida, ma allo stesso tempo un simbolo per una montagna che non vuol mollare e che vuole rimanere popolata per essere custodita – ha detto il sindaco -. La cura del territorio alto crea benessere nei fondovalle se guarda con una visione più ampia e d’insieme la gestione del territorio. La stessa visione d’insieme dovrebbe essere applicata nella collocazione dei servizi in maniera policentrica. Perché i servizi danno valore, dignità e vitalità ai nostri paesi».

Il nuovo asilo di Chies è una struttura innovativa e dotata di tutte le moderne attrezzature per l’infanzia. È stato realizzato grazie al finanziamento regionale destinato all’edilizia scolastica, ma anche con il fondamentale apporto delle numerose maestranze che hanno partecipato ai lavori, fino ai contributi di alcuni privati cittadini e di un’azienda del posto che hanno permesso l’acquisto e la posa dei giochi esterni.

«È una grande gioia poter mettere a disposizione delle nostre alunne e dei nostri alunni più piccoli una scuola così, perché è bella, è sicura, è colorata, è luminosa – il commento della dirigente scolastica Orietta Isotton -. Il nostro lavoro riusciamo a farlo meglio quando il contesto favorisce il benessere dentro la scuola».