C’è la causa del problema (un tombotto sottodimensionato). Ci sono i soldi (80mila euro dai canoni idrici 2019) e il progetto. E presto (entro la prossima primavera), saranno solo un ricordo i ciclici allagamenti a Vignole. Con buona pace di bombe d’acqua e temporali.
Si avvia così a felice conclusione una vicenda che da oltre dieci anni tiene in scacco una decina di famiglie residenti nell’estrema periferia di Belluno, al confine con Sedico. Che ad ogni evento meteorico si trovano con i garage allagati. «Nell’ultimo anno e mezzo avevamo cercato delle soluzioni – spiega l’assessore alle manutenzioni del comune di Belluno, Biagio Giannone – senza risultati. Ma ora abbiamo finalmente individuato la causa del problema idraulico».
Semplicemente, il canale di scarico a monte della rotatoria di Veneto Strade non è abbastanza capiente per raccogliere tutte le acque meteoriche. E il tombotto sotto il tracciato dell’ex ferrovia Sedico – Bribano è sottodimensionato per un’area che negli ultimi anni ha visto una notevole edificazione.
Si passerà così all’azione. Verrà ampliata la sezione idraulica del canale esistente e verrà realizzato un trancio di collegamento di adeguata sezione, addolcendo allo stesso tempo il collegamento ad angolo retto, dove si trova la strozzatura. In più, è prevista la realizzazione di un canale a cielo aperto. «Una sorta di polmone – spiega l’architetto Carlo Erranti del comune di Belluno – che garantisca la possibilità di convogliare l’acqua in maniera corretta».
Palazzo Rosso si è occupato dello studio idraulico e del progetto, che verrà ora passato all’Unione montana Belluno – Ponte, che affiderà i lavori. Il costo è di circa 80mila euro, finanziati con parte dei canoni idrici 2019. I lavori inizieranno in primavera e dureranno circa 40 giorni. In tempo, si spera, per superare indenni le piogge primaverili.