La necessità aguzza l’ingegno. Alle prese con la conclamata carenza di neurologi, per garantire l’attività di entrambe le Neurologie di Belluno e Feltre l’Ulss 1 Dolomiti ha scelto di attivare in via sperimentale un nuovo modello organizzativo.
Nel territorio sarà presente «Una unica pronta disponibilità aziendale del neurologo» spiega l’azienda sanitaria in una nota.
Cosa significa? Che il paziente con ictus che dovesse necessitare di un trattamento trombolitico la notte o nei giorni festivi sarà indirizzato dal Suem 118 nel presidio dove è disponibile il medico neurologo. Quindi, indifferentemente a Feltre o Belluno.
Le attività ambulatoriali, specifica l’Ulss 1 Dolomiti, ed in particolare i trattamenti per i pazienti con sclerosi multipla e le prestazioni ambulatoriali con priorità brevi «Continueranno ad essere garantite in entrambi i presidi di Belluno e Feltre, così come le attività di ricovero. Sono state sviluppate, infatti, delle reti e dei protocolli tra operatori, anche in base alla DGRV 1710/2022, per individuare il setting di cura più appropriato per il ricovero del paziente in base alle sue caratteristiche».
Attualmente negli ospedali bellunesi sono in servizio 7 medici neurologi (dei quali due primari): 3 a Belluno e 4 a Feltre, dove opera anche un libero professionista.
«In queste settimane – specifica infine l’azienda sanitaria – si sono susseguite diverse azioni a tutto campo per individuare nuovi professionisti e trovare strategie organizzative per garantire le attività di entrambe le Neurologie. In particolare il 18 maggio scade un ulteriore bando di concorso per medici neurologi, che sarà espletato nel più breve tempo possibile e che si auspica possa portare nuovi professionisti. Sono state attivate, altresì, altre modalità di reperimento delle risorse umane con bandi sempre aperti a tempo determinato e per contratti in libera professione. Sono, inoltre, operative una serie di convenzioni con altre aziende, in particolare sono in corso accordi con l’Ulss Marca Trevigiana per aumentare il numero di turni in convenzione disponibili per il presidio di Belluno».