Non solo allagamenti, strade interrotte e frane. Il maltempo della scorsa settimana ha messo a dura prova anche la rete di distribuzione dell’energia elettrica. Una costante alle nostre latitudini: nella mente dei Bellunesi sono vivide nella memoria le immagini della grande nevicata che il 26 dicembre 2013 lasciò senza luce 50.000 bellunesi tra Cadore, Agordino e Zoldano.
Questa volta, per garantire la continuità del servizio energetico sulla rete elettrica di alta e altissima tensione Terna ha messo in campo 177 uomini. Non solo i 125 tecnici attivi sul campo – fisicamente recatisi nelle località, spesso impervie, colpite dal maltempo – ma anche 15 tecnici dell’Area operativa trasmissione di Padova che hanno seguito ogni fase dell’emergenza da remoto, dalle sedi di Trento, Bolzano, Vittorio Veneto, Udine e Padova; e 37 tecnici del Centro di controllo e teleconduzione di Scorzè (VE), per il supporto necessario alle squadre impegnate sul campo. Come nel caso della riparazione di un sostegno della linea 132 kV a quota 2200 metri, tra la cabina primaria di Dobbiaco e la cabina primaria di Somprade (a cui si riferiscono le immagini).
Un intervento reso possibile grazie alla collaborazione di una Guida alpina di Cortina d’Ampezzo e un operatore del Soccorso alpino, che si sono accertati della presenza delle condizioni di sicurezza del manto nevoso prima di consentire il trasferimento in quota del personale di Terna e che hanno poi assistito i tecnici durante l’intera operazione.