Comprare un albero vero a Natale è green. Un comportamento sostenibile per l’ambiente che fa bene anche all’economia locale. Confagricoltura invita, in queste festività particolari segnate dall’emergenza Covid, a portare un po’ di natura dentro casa, acquistando un piccolo abete e decorando la propria abitazione con ciclamini e Stelle di Natale. «Un albero di Natale vero è l’unico che fa atmosfera. Ed è coltivato esclusivamente per l’uso natalizio, senza l’utilizzo di prodotti nocivi per l’ambiente».
«Gli alberi di Natale finti causano emissioni di anidride carbonica sia quando vengono prodotti sia quando vengono trasportati, dato che arrivano quasi tutti dalla Cina – spiega Claudio Previatello, responsabile nazionale del settore florovivaismo di Anga-Giovani di Confagricoltura -. Gli alberi veri, invece, l’anidride carbonica la assorbono, sono biodegradabili, biocompostabili e totalmente sostenibili. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, non sono causa di deforestazione, in quanto vengono fatti crescere nel vivaio con lo scopo di essere venduti per Natale. Il trend ora è di vendere le punte degli alberi, di modo che anche lo smaltimento diventa molto più semplice. Inoltre l’abete ha un magnifico profumo di resina che quello di plastica non potrà mai avere. Infine, l’abete vero comporta anche un vantaggio economico, perché con 15-20 euro si può avere un alberello mediamente alto e con dei bei rami. Per un prodotto equivalente in plastica si spende il triplo e riciclarlo per tanti anni non è una bella idea, in quanto accumula polvere, si decolora e in definitiva diventa brutto da vedere».