Morte di Davide Bristot, il Gip riapre le indagini

Morte di Davide Bristot, il Gip riapre le indagini

Riaperta l’inchiesta sul caso di Davide Bristot, il 18enne di Sedico morto a casa sua nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2021 dopo esser stato visitato e dimesso dal medico del Pronto Soccorso di Belluno, unico indagato per la sua morte.

Il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Scolozzi ha respinto per la seconda volta la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm, con un’ordinanza in cui si sottolinea che «Davide non poteva essere dimesso dopo solo un’ora dal suo ingresso, senza esami o altri controlli». Assegnati al pubblico ministero Simone Marcon 4 mesi per un nuovo approfondimento medico-legale.

«Il giudice, anche grazie al lavoro svolto dal nostro legale Chiara Tartari, ha deciso di riaprire le indagini per la seconda volta – spiega Nicola Barchet, presidente di Giesse Risarcimento Danni -. Non era un atto dovuto, anzi: significa che, in fase di indagine, alcune questioni non sono state chiarite e necessitano di ulteriori accertamenti».

Davide Bristot è morto per un arresto cardiocircolatorio secondario ad aritmia cardiaca maligna. La tragedia si è consumata in casa, verso le 6 del mattino, con alcuni dei sintomi riscontrati la sera precedente in Pronto Soccorso. Uno dei punti fondamentali dell’ordinanza riguarda le dimissioni di Davide Bristot che, secondo il gip, non potevano essere rilasciate così presto, senza esami o altri controlli, dato che il ragazzo ( a cui era stato assegnato un codice arancione) non riusciva a reggersi in piedi, tanto da essere fatto distendere su una barella.

Per quanto riguarda la condotta del medico che visitò Davide Bristot, il giudice ha ripreso le considerazioni del consulente tecnico del pm, ossia il medico legale Antonello Cirnelli: «Il medico non ha identificato il problema del Bristot ed i rischi ad esso connesso; nel contempo questi nulla ha operato, in modo completo e risolutivo, perché ciò avvenisse (…) ha omesso di verificare la condizione ematochimica del ragazzo, nonostante sapesse che questi per un intero pomeriggio non si fosse idratato (…) demandando poi ad altri l’esecuzione di ulteriori controlli senza avanzare, dal canto suo, la benché minima ipotesi diagnostica».

I nuovi accertamenti chiesti dal gip, su cui sarà fondamentale il parere di un cardiologo dovrà verificare se “il trattenimento in ospedale di Davide Bristot la sera del 13 luglio 2021 avrebbe consentito di intervenire tempestivamente e in maniera mirata sull’aritmia cardiaca maligna constatata e, in caso positivo, se l’intervento dei medici avrebbe potuto impedire la morte cardiaca improvvisa da aritmia maligna».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto