La scuola è iniziata regolarmente. Ma come ogni anni è nel pieno di orario provvisorio e valzer delle nomine degli insegnanti. E manca l’insegnante di sostegno.
La testimonianza dell’avvio difficile è di un papà. Suo figlio è un bambino con autismo che frequenta la seconda elementare alle Gabelli di Belluno.
«Vi scrivo non tanto per la questione cambio di insegnanti di sostegno che come ogni anno è un ricominciare nuovamente tutto, conoscersi, collaborare, scambiarsi tutte le informazioni sul bambino, ma perché quest’anno è cominciato veramente male» ci scrive il papà in questione. «Male perché non abbiamo – ad oggi 13 settembre – l’insegnante di sostegno. Un fatto a nostro avviso grave perché il bambino deve dal suo primo giorno di scuola avere una figura a lui familiare, conosciuta anche il giorno prima dell’inizio del nuovo anno e che mantenga la costanza per le settimane e mesi a venire».
«In questo momento noi brancoliamo nel buio» sottolinea la lettera del papà. «Sappiamo solo che non ci sono le nomine di tutto l’organico di sostegno e che mancano diversi insegnanti. Le domande sono tante i problemi anche. Allora perché far cominciare la scuola l’11 settembre nonostante tutte queste mancanze? Mio figlio è un pacco postale o un bambino con tutti i diritti uguali agli altri? Da come evolve la cosa sembra che a nessuno interessi non solo di mio figlio ma di tutta una serie di mancanze a cui la scuola va incontro ogni anno. Il signor ministro Valditara (ministro dell’istruzione e del merito, ndr) e Locatelli (ministra per la disabilità, ndr) cosa hanno fatto o stanno facendo per colmare questa enorme voragine?».