Ampliare la rete di partner, facendo diventare il macello di Feltre il punto di riferimento per le lavorazioni delle carni non solo del Feltrino, ma anche dell’Alto Trevigiano e del Primiero. E’ l’obiettivo della giunta Fusaro, che sta cercando nuovi finanziamenti per completare la riqualificare lo stabile della Peschiera, danneggiato da Vaia e già migliorato con l’intervento di due anni fa finanziato dai Fondi di confine.

«La struttura ha un valore che va bel al di là dell’ambito comunale – sottolinea l’assessore all’agricoltura del Comune di Feltre, Tiziana Penco. E’ però necessario, per consolidare e sviluppare le quote di mercato del nostro macello, pensare ad ulteriori investimenti che consentano di portare a termine l’adeguamento delle strutture e l’implementazione dei macchinari. Per questo ci stiamo muovendo lungo diverse direttrici per cercare le risorse necessarie. Parallelamente è però indispensabile ampliare la rete di partner e di clientela del macello feltrino; nei giorni scorsi ho avuto al riguardo un primo contatto con la Comunità di Valle e con il presidente degli allevatori del Primiero, da cui ho ricevuto riscontri più che positivi in merito ad un possibile appoggio delle loro lavorazioni presso il macello di Feltre».

Il potenziamento della struttura feltrina passa anche per l’ampliamento delle lavorazioni che vengono eseguite. Quale, ad esempio, quella delle carni di animali selvatici con il confezionamento finale.

«Si tratta di un aspetto tutt’altro che marginale, che va di pari passo con alcune rilevanti novità normative, aggiunge Penco -. Il nostro macello ha già le autorizzazioni per le lavorazioni delle carni di selvatico; con questo ulteriore ampliamento, sarebbe possibile completare una filiera molto importante per l’economia locale del settore».