«Si sta avvicinando la fine del mese e anche questa volta dobbiamo fare i conti con un tragico bilancio: ben nove femminicidi, uno ogni due giorni e mezzo». Ad affermarlo è Lucia Saviane, portavoce provinciale Donne Dem.
Secondo il Report del Dipartimento della Pubblica sicurezza, tra il 1. gennaio e il 19 giugno 2022 sono stati registrati 131 omicidi, con 56 vittime donne, di cui 49 uccise in ambito familiare o affettivo. Confrontando questi dati con lo stesso periodo del 2021 emerge che il numero delle vittime di genere femminile resta costante. Ma i tempi necessari alla magistratura per valutare le singole denunce raramente sono rapidi, nonostante le leggi lo impongano. E in queste pieghe si annidano i violenti, rendendo impossibile la protezione delle loro vittime. Le donne chiedono aiuto, ma spesso sono sole nella gestione di relazioni avvelenate dalla violenza: «Dobbiamo trovare coraggio per cogliere i segnali di odio e di violenza – riprende Lucia Saviane – e isolare tutti gli odiatori e i violenti. Solo pochi giorni fa, nella nostra provincia, Cloe Bianco si è data fuoco perché vittima di omotransfobia. Ecco perché abbiamo bisogno immediatamente del Ddl Zan».
E conclude: «I numeri ci dicono che, già oggi, la Legge 194 non viene applicata come dovrebbe. Bisogna continuare a tenere alta l’attenzione su questi temi, non dobbiamo mai smettere di lottare per i nostri diritti. È urgente porre fine a questa società patriarcale».