L’occhialeria regge l’impatto dei costi energetici. Manifattura su del 7%

L’occhialeria regge l’impatto dei costi energetici. Manifattura su del 7%

La ripresa del Covid frenata dall’aumento dei costi energetici. L’inflazione e la domanda che rallenta. È questo il perimetro all’interno del quale si muove il manifatturiero bellunese. I dati relativi all’andamento del primo trimestre 2023 sono discreti, ma l’ottimismo necessita di cautela massima. Lo dice l’indagine della Camera di Commercio Belluno-Treviso. Che mostra ancora una volta il peso dell’occhiale.

IL DATO

I risultati del manifatturiero bellunese sono amplificati dalla ridotta numerosità del campione di imprese intervistate. Con questa premessa, nel primo trimestre 2023, si osserva un aumento della produzione delle imprese manifatturiere bellunesi del +7,1% rispetto al primo trimestre 2022. Risultato che beneficia probabilmente del buon andamento dell’occhialeria. Ma il grado di utilizzo degli impianti, pur rimanendo elevato, scende poco al di sotto del 70% (era al 73,8% nell’ultima parte dell’anno scorso).

Permane l’effetto della traslazione dei costi sulla dinamica del fatturato, che aumenta su base annua del +11,1% (variazione su cui incide oltre la già citata traslazione dei costi anche la ridotta numerosità campionaria).

Sul fronte della domanda, alla lieve flessione degli ordini dal mercato estero (-2,1%) si accompagna analogo aumento degli ordini dal mercato nazionale (+2,4% sempre su base annua). La lunghezza del portafoglio ordini si riduce a quasi 55 giorni, tornando a valori medi pre-pandemia: 54 erano infatti i giorni di produzione assicurati in media nell’anno 2019.

L’analisi per settori della raccolta ordini è possibile, perché numericamente significativa, solo a livello regionale. I settori legati ai beni di consumo risultano i più penalizzati dalla debolezza della domanda. Per il sistema moda il controrimbalzo negativo dei nuovi ordinativi (-5,8% su base annua per la domanda interna e -7,1% per la domanda estera) è anche effetto, in qualche modo, dei forti aumenti riscontrati lo scorso anno. Il legno e mobile sconta la frenata dell’edilizia per il progressivo esaurimento dei bonus fiscali (-2,1% è la variazione rispetto al primo trimestre 2022 per la domanda interna); controrimbalzo negativo si osserva dal lato della domanda estera (-10% su base annua), dopo la crescita a due cifre dello scorso anno. Il settore della gomma plastica registra una raccolta ordini del -5,4% dal mercato interno e del -3% dal mercato estero, risultato medio che tuttavia incorpora dinamiche differenti essendo un settore trasversale a diverse filiere (automotive, edilizia, elettrodomestici…). Un po’ più in tenuta la raccolta ordini dell’industria dei macchinari soprattutto dall’estero, mercato per il quale la variazione su base annua è appena poco al di sotto della stabilità (-0,5%), più marcata, invece, è la flessione dal mercato interno (-3%). Prosegue invece la dinamica positiva per l’occhialeria in particolare per la raccolta degli ordini dall’estero (+4,1%).

LE PREVISIONI

Gli imprenditori bellunesi rimangono cautamente ottimisti per il secondo trimestre 2023. La maggioranza assoluta nel prefigurare l’andamento di produzione, fatturato e raccolta ordini propende per una stabilità o per un lieve aumento degli indicatori monitorati. Al momento la situazione di sofferenza, per il trimestre a venire, sembra riguardare un quinto delle imprese intervistate.

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