Le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie continuano a essere una delle criticità più sentite dai cittadini veneti. A distanza di un anno dall’apertura degli Sportelli “Diritto alle Cure”, i comitati aderenti a CoVeSaP hanno fatto il punto della situazione in una conferenza stampa, presentando i risultati del lavoro svolto.
Un problema che persiste
Due anni fa, un questionario aveva già evidenziato dati allarmanti: il 75% delle persone che tentavano di prenotare una visita finivano in lista d’attesa, con tempi ben oltre quelli prescritti dal medico. Il 25% rinunciava del tutto alle cure o si rivolgeva al privato. «Nonostante gli annunci della Regione Veneto sull’abbattimento delle liste d’attesa, il problema resta grave – dicono i comitati – Le risorse sono state prevalentemente destinate al privato, senza un potenziamento adeguato del servizio pubblico. Inoltre, il monitoraggio nazionale previsto dal Decreto-Legge 73/2024 non ha portato i risultati sperati, poiché molte Regioni non trasmettono dati puntuali e aggiornati».
L’impegno degli Sportelli “Diritto alle Cure”
In questo scenario, CoVeSaP ha rafforzato il proprio impegno con oltre 200 volontari operativi in più di 50 sportelli in tutta la regione. Il loro lavoro ha permesso di individuare un significativo divario tra i dati ufficiali e le esperienze dirette dei cittadini. «Ancora oggi, la pratica del “pre-appuntamento” (o “galleggiamento”) continua a creare disagi: chi può permetterselo si rivolge al privato, mentre altri attendono tempi indefiniti e, talvolta, rinunciano alle cure. Particolare attenzione va alle visite di controllo, fondamentali per i pazienti con malattie croniche, ma escluse dal monitoraggio del Piano di Governo delle Liste d’Attesa. Questo potrebbe farle apparire meno importanti, quando invece sono cruciali per la salute di molti cittadini».
Un anno di lavoro e nuovi obiettivi
Grazie alla collaborazione tra i comitati, in particolare il Comitato Alto Vicentino, è stato sviluppato un sistema anonimo di raccolta dati, permettendo una fotografia più precisa della situazione. In conferenza stampa saranno presentati i risultati ottenuti e le criticità ancora presenti, con l’obiettivo di spingere le autorità a garantire tempi di attesa adeguati per le prestazioni sanitarie. Nel corso dell’ultimo anno, gli sportelli hanno sensibilizzato migliaia di persone sui loro diritti, offrendo ascolto e supporto fino alla risoluzione dei problemi – spiegano i responsabili dei comitati – Tuttavia, alcune criticità persistono e continueremo a lavorare per trovare soluzioni collettive»