Care istituzioni, vi scrivo. Firmato: Belluno Sviluppo e Futuro. Ivan Marchetti e Martino Fogliato, artefici del nuovo movimento civico nato in provincia, hanno deciso di prendere carta e penna. E di rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro Federico D’Incà, oltre che ai parlamentari e ai vertici della Regione.
Attraverso una lettera, vengono portate alla luce «le innumerevoli perplessità e preoccupazioni, emerse dalle piccole e medie imprese dopo il diffondersi del Coronavirus. Un numero importante di aziende lavora costantemente con altre realtà colpite dal virus, realtà costrette a rimanere in quarantena, perché provengono dalla zona rossa. Inutile sottolineare il danno immenso all’economia del territorio. Dall’occhialeria alle agenzie turistiche, dai commercianti ai trasporti, le nostre imprese stanno subendo un duro colpo».
L’area bellunese merita un occhio di riguardo: «Vorremmo una particolare attenzione – proseguono i protagonisti di Belluno Sviluppo e Futuro – chiedendo che i decreti economici emanati dal governo per il Coronavirus vengano estesi anche al nostro territorio e siano diretti soprattutto alle piccole medie imprese, agli autonomi artigiani, commercianti e professionisti. I piccoli negozi qui non vedono arrivare le merci, la gente fatica a muoversi, artigiani, professionisti e autonomi si stanno fermando».
Il ricordo della tempesta Vaia è ancora fin troppo nitido: «Il Governo Conte 1 e soprattutto la Regione Veneto hanno fatto e stanno facendo un lavoro straordinario per questa terra, con più di 1400 cantieri aperti per farci tornare alla normalità». Da qui, la richiesta: «Solo avendo la vicinanza concreta da parte delle istituzioni – concludono Marchetti e Fogliato – il Bellunese potrà continuare a essere una splendida realtà nazionale e cercare di frenare il fenomeno dello spopolamento che negli ultimi due anni sembra inarrestabile. Estendete dunque i provvedimenti di urgenza non solo alle zone colpite dal Coronavirus, ma a tutto il Veneto e Bellunese che, di riflesso, sta pian piano rallentando».