Uomo pubblico, amministratore, architetto. Ma anche storico dell’arte e cultore del territorio. Era questo Fausto Orzes, la voce dell’ultimo libro pubblicato da Ibrsc (Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali).
Abbondantemente illustrata, la pubblicazione offre in oltre 200 pagine il profilo di artisti quali Giuseppe Segusini, Camillo Boito, Ippolito Caffi, Andrea Caffi, Giovanni De Min, Pietro Paoletti, Placido Fabris e inoltre Riccardo Schweitzer, Tancredi, Luigi Vardanega. Alcuni artisti sono trattati ampiamente, quasi in una monografia. Il tutto è accompagnato da brani con un giudizio su problemi urbanistici e programmatori non del tutto adeguatamente risolti.
Orzes usa una prosa misurata e limpida che però nei contenuti non manca di “sale”. Dice infatti pane al pane e vino al vino come uno che sa schierarsi nell’intento di cancellare orpelli per la bellezza nuda della verità.
Il volume, a cura di Sergio Sacco, è in vendita presso l’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali e nelle principali librerie di Belluno.