Montata la scala monumentale, prende forma l’ex chiesa dei Gesuiti

Montata la scala monumentale, prende forma l’ex chiesa dei Gesuiti

Montata la scala monumentale all’interno dell’Ex Chiesa dei Gesuiti di Via Tasso, uno dei progetti di Rigenerazione urbana finanziati dal Bando periferie. Ora i due livelli della struttura sono collegati dall’interno. Ad ammirare la novità, ieri mattina, il sindaco Jacopo Massaro e i consiglieri della commissione urbanistica di Palazzo Rosso, invitati dall’assessore alla rigenerazione urbana Franco Frison e dalla Presidente della commissione, Ida Bortoluzzi. Installata anche una seconda scala per la sicurezza antincendio.

«Un intervento particolarmente interessante dal punto di vista dell’architettura contemporanea – sottolinea l’assessore all’urbanistica e alla rigenerazione Franco Frison – che si inserisce in una struttura di grande pregio. Abbiamo cercato così di mettere ordine in una situazione molto articolata: la suddivisione delle proprietà derivate dalla privatizzazione degli immobili pubblici attraverso la tecnica finanziaria della “cartolarizzazione”, voluta dall’allora ministro Tremonti e che ha visto anche il frazionamento di un bene unico come l’ex convento dei gesuiti, desta infatti ancora oggi perplessità».

Demolite le murature posticce, ora il grande spazio al primo piano è tornato all’antica bellezza. Un salone di 500 mq che diventerà polifunzionale, riscaldato a pavimento, grazie al solaio in legno in cui è stato raddoppiato il tavolato. E negli spazi lasciati liberi dalle antiche torri campanarie (non più esistenti) troverà spazio l’ascensore. E tra primo piano e piano mezzanino, infine, troveranno posto i locali adibiti a servizi e a magazzino. Dove saranno stoccati anche i totem che aiuteranno a riscaldare l’ampio spazio, di 500mq e alto 15 metri.

Il piano terra diventerà invece una piazza coperta che potrà ospitare anche i banchi del mercato. Nel frattempo, spiega Frison, «Stiamo lavorando per realizzare il collegamento dall’area retrostante l’ex chiesa con il Parco Città di Bologna. E per concludere un accordo col Demanio che veda la cessione al Comune delle aree retrostanti la chiesa e di alcune porzioni del fabbricato contigue alla chiesa, per poter realizzare magazzini, depositi e archivi utili alle nuove funzioni pubbliche dell’ex chiesa».

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