La storia a un secolo di distanza. Giacomo Matteotti sul palco del Comunale

La storia a un secolo di distanza. Giacomo Matteotti sul palco del Comunale

A vent’anni, parlando con alcuni coetanei, aveva detto che “ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che con il loro sacrificio hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”. Non sapeva ancora che quelle parole sarebbero state profetiche. Perché vent’anni dopo, in un martedì di sole, venne rapito e ucciso. Era il 10 giugno 1924. Due mesi prima si erano celebrate le elezioni politiche e al momento della convalida un deputato si era alzato per denunciare brogli e violenze ai seggi. Proprio a seguito di quella denuncia venne assassinato. Era Giacomo Matteotti, sequestrato da un gruppo di “arditi” del fascio milanese, squadraccia della cosiddetta “Ceka fascista”, organismo (segreto ma non tanto…) voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori interni ed esterni al fascismo. 

La storia di Matteotti sta sui libri di scuola e nelle vie e nelle piazze di tutte le città italiane. E sabato prossimo (11 marzo) verrà portata sul palco del Comunale dal Teatro degli Incamminati. 

“Matteotti medley” è un documentario teatrale di e con Maurizio Donadoni, per la regia di Paolo Bignamini. Ripercorre la storia di quei giorni – emblema di italici vizi e italiche virtù –, la vicenda del rapimento e dell’assassinio che furono snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. Poi si sa come è andata a finire.

Lo spettacolo teatrale alterna il racconto dei fatti nudi e (talvolta) crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari: dalle marcette squadriste alle musiche da ballo fino alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla. Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido. E fa risuonare ancora oggi una domanda chiave: quanto vale la democrazia?

Lo spettacolo fa parte del cartellone di Slow Machine. Su il sipario alle 21. 

Informazioni e prenotazioni – 328-9252116 – biglietteria@slowmachine.org

foto (credit Federico Buscarino) del Teatro degli Incamminati

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