«Non è opera di Vello, la nuova rotatoria è completamente diversa»

«Non è opera di Vello, la nuova rotatoria è completamente diversa»

Quando sarà realizzata, risolverà i problemi di sicurezza e di traffico tra Lentiai e Cesana. Al momento è solo la rotatoria della discordia. Ieri l’ex sindaco Vello ha messo i puntini sulle “i” («La mia rotatoria era meglio»: l’ex sindaco mette i puntini sulle “i”). Oggi tocca al sindaco di Borgo Valbelluna puntualizzare sulla questione. 

«Vello smetta di assumersi paternità che non ha e la smetta di dire falsità» attacca Stefano Cesa. Che va dritto al punto. E illustra il progetto di rotatoria pensato dalla vecchia amministrazione di Lentiai e l’attuale progetto, quello approvato pochi giorni fa in triangolazione con Provincia e Veneto Strade.

«L’idea di Vello per non risolvere lo svincolo di Cesana e Molin Novo consisteva nel realizzare una rotatoria di 20 metri di raggio 20 tra via Vittorio Veneto e il ramo della Sp 1 bis (da Cesana alla San Marco, ndr), davanti alla Pandolfo, lasciando inalterati i flussi di traffico lungo i tre lati della viabilità provinciale, con corsia di accelerazione e decelerazione per via Vittorio Veneto – spiega il sindaco di Borgo Valbelluna -. Rotatoria questa dal costo di poco più di 700mila euro (finanziata per 500mila euro dalla Provincia, per 200mila da Unicomm, con una partecipazione del Comune per 20mila euro, ndr). Il consigliere Vello programmava poi di realizzare una futura rotatoria, non si sa quando, tra l’intersezione della Sp 1 da Lentiai e Busche e il ramo della Sp 1 bis da Cesana alla San Marco per evitare l’incrocio a raso, dalla parte del ponte di Busche. Nessuna soluzione era stata pensata per l’altro incrocio a raso, verso Lentiai».

E il progetto attuale? «La nostra idea è concettualmente diversa, anche dal punto di vista economico – spiega Cesa -. Prevede la realizzazione di una rotatoria dal raggio di 40 metri davanti all’incrocio di via Vittorio Veneto, senza corsie di accelerazione e decelerazione e dove far convergere le tre direttrici provinciale della Sp 1 e della Sp 1 bis: il ramo in direzione Lentiai, il ramo in direzione ponte di Busche, il ramo in direzione Segusino-Valdobbiadene. Prevede inoltre di migliorare l’accessibilità a via Vittorio Veneto, elimina tutte le intersezioni a raso e punta alla messa in sicurezza delle accessibilità per Villapiana, Molin Novo e Cesana».

Il costo complessivo dell’opera è di circa 1 milione e 800mila euro. La triangolazione dei giorni scorsi prevede una partecipazione della Provincia per 1 milione, di Unicomm per 450mila euro e il cofinanziamento di 300mila euro da parte del Comune «Solo le cifre dimostrano l’assoluta diversità tra le due opere – conclude Cesa -. Il consigliere Vello farebbe bene a farsi tornare la memoria sulla questione Casa di Riposo di Lentiai. L’investimento di 200mila euro per la realizzazione del cappotto esterno è stata una precisa scelta della mia amministrazione, pochi mesi dopo l’insediamento, sfruttando il contributo statale di 90mila euro e consentendo così di completare le opere lasciate da lui incompiute».

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