L’occhio esperto ci vede un autoritratto dell’autore, ben inserito tra i personaggi minori del quadro, che potrebbero rappresentare un quadretto famigliare. L’occhio non esperto ci vedrà i colori originali, tra poche settimane, tra cui il celeberrimo rosso, uscito dalla tavolozza del pittore.
È cominciato infatti il restauro della “Madonna col Bambino tra i santi Tiziano, Andrea e un accolito”, dipinta da Tiziano Vecellio tra il 1559 e il 1568. Doveva essere un’opera per la cappella gentilizia della famiglia, nella chiesa parrocchiale di Pieve di Cadore. E sempre nella parrocchiale è rimasta, superando indenne anche alcuni tentativi di furto. Solo che i 460 anni di polvere, fumo delle candele e scorrere del tempo che si sono succeduti, hanno inevitabilmente rovinato i colori.
Da giovedì 4 maggio la preziosa tela è stata trasferita in un laboratorio allestito appositamente nella vicina Casa di Tiziano l’Oratore – il cugino del pittore – sede della Fondazione Centro Studi Tiziano. Qui saranno effettuate tutte le analisi diagnositiche non invasive con le più aggiornate tecnologie per ottenere per la prima volta informazioni fondamentali per lo studio dell’opera e quindi si procederà alla pulitura e al restauro conservativo della pala.
L’opera poi, valorizzata da un nuovo sistema di illuminazione, sarà ricollocata entro fine giugno nella chiesa arcidiaconale di Pieve.