Splendida medaglia d’argento per il Tsks Belluno. A Samobor è andato in scena il “Grand Prix di Croazia” di karate, dove sui tatami si sono sfidati ben 3000 atleti nella specialità del kumite. All’evento hanno partecipato 25 rappresentative nazionali per allenarsi in vista dei campionati europei giovanili, in programma fra due settimane. Una prova davvero impegnativa, in cui il gruppo bellunese ha però saputo togliersi delle belle soddisfazioni. Il Tsks ha schierato tre atleti nella categoria Juniores -68 kg (Fabrizio Osti, Aaron Zoungoula e Loris Da Rin), mentre nella categoria Cadetti -63 kg figurava Leonardo De Lazzer e in quella Ragazzi 11-12 anni Lorenzo Pontil Scala. Il risultato più prestigioso è stato ottenuto proprio da Pontil Scala, capace di conquistare un ottimo secondo posto condito pure da un po’ di sfortuna, visto che l’avversario ha ottenuto il punto decisivo a pochi secondi dal termine del combattimento.
«Tutti i nostri atleti – spiega l’istruttore Marco Bacchilega – hanno trovato al primo turno un avversario di una nazionale, quindi il confronto è stato duro fin da subito. Però si sono ben comportati, combattendo al meglio delle proprie capacità, sfiorando anche il successo contro atleti di caratura superiore, più esperti e navigati. La gioia più grande è arrivata da Lorenzo, che a 11 anni possiede già una maturità da adulto, con una padronanza tecnica sul tatami veramente pazzesca. Si muove bene sia con i calci, sia con i pugni e le difese. Ma in finale, una volta in vantaggio, si è rilassato cercando di amministrare il punteggio e così il suo avversario ne ha approfittato beffandolo a soli due secondi dal termine».
Il duello, in realtà, si era concluso in equilibrio sul 3-3, ma secondo una regola del karate il primo atleta che realizza un punto si aggiudica la vittoria, se il match finisce in parità. E così è stato. «Torniamo a casa con la consapevolezza di aver gareggiato molto bene – conclude Bacchilega – al cospetto di atleti di livello internazionale. I nostri ragazzi hanno potuto vedere all’opera giovani provenienti da Croazia, Slovenia, Macedonia, Ucraina, Russia, Montenegro e Serbia, nazioni in cui il karate è un mantra e si comincia a praticare fin da piccoli, mentre in Italia si inizia a combattere quando si è più grandi. Lorenzo infatti ha cominciato solo quest’anno, ma ha già dimostrato di avere un atteggiamento che può portarlo lontano se continua così».