«Prima il lavoro». L’hashtag lanciato da Liberi e Uguali prende spunto dalla vicenda Safilo. Ma sarà difficile che uno slogan, per quanto forte, basti a salvare la situazione dell’occhialeria di Longarone. Perché gli esuberi sul tavolo sono centinaia. Perché la crisi dello stabilimento longaronese ha radici lontane. Perché la difesa del lavoro passa inevitabilmente dalla riqualificazione dei lavoratori.
«Quello della Safilo è purtroppo un film già visto. La trama è sempre la stessa: azienda che funziona, azienda che produce, azienda in crescita, licenziamenti in Veneto per spostare la produzione altrove. Così funzionano le multinazionali, così funziona il capitale finanziario che non guarda in faccia a nessuno» analizza Piero Ruzzante, consigliere regionale di Liberi e Uguali, nell’interrogazione presentata in Regione per chiedere alla giunta cosa intende fare per tutelare i lavoratori Safilo. «Non esiste più l’impresa legata al territorio, con l’imprenditore che non aveva il coraggio di andare in giro se licenziava delle persone. Ora si tratta di multinazionali, di cui non si conoscono nemmeno i proprietari. Siamo di fronte a un problema che deriva dalla struttura stessa del capitalismo, che deve essere affrontato anche a livello nazionale. La priorità politica deve tornare ad essere la tutela e la difesa dei lavoratori, di chi lavora, che oggi è in balia delle cosiddette forze del mercato».