Individuati i Comuni “disagiatissimi”: 7.700 euro in più ai medici di base

Individuati i Comuni “disagiatissimi”: 7.700 euro in più ai medici di base

Più soldi ai medici di assistenza primaria che operano in montagna. L’Ulss 1 Dolomiti prova a frenare l’emorragia dei medici di base. Sono sempre meno quelli che scelgono di svolgere la professione nel territorio provinciale. Troppi i disagi, a partire dal rapporto tra i chilometri da coprire e la popolazione.

Il numero di professionisti in servizio nel Bellunese è in costante calo. I medici di base sono passati dai 133 del 2019 ai 119 della prima metà del 2022 (l’ultimo dato completo disponibile). Per dare adeguata assistenza ai circa 180 mila assistiti residenti in provincia servirebbero almeno una ventina di medici in più. Preoccupante anche la penuria di pediatri: nel nostro territorio se ne contano 19, ma per seguire il bacino di circa 20.750 bambini ne servirebbero 26, sette in più.

Per cercare di arginare il fenomeno l’Ulss 1 Dolomiti ha deciso di aprire i cordoni della borsa, garantendo oltre 7.000 euro in più ai professionisti della sanità che operano nei Comuni meno serviti. Per farlo ha individuato le aree “disagiatissime” della nostra provincia. Una possibilità prevista dall’accordo collettivo nazionale e il relativo accordo regionale per i medici di medicina generale, previo ascolto del comitato aziendale. 

Le aree “disagiatissime” (che si aggiungono alle 24 aree “disagiate” già individuate nel 2018) sono state individuate sulla base di una serie di criteri: elevato rapporto fra superficie del territorio e popolazione (popolazione sparsa, spopolamento, invecchiamento), condizioni di viabilità e percorribilità delle strade e presenza di strutture ospedaliere, condizioni oro-geografiche e ambientali.

Ne è uscito un elenco di 26 Comuni bellunesi: Zoppé di Cadore, Danta di Cadore, Gosaldo, Val di Zoldo, Comelico Superiore, Livinallongo del Col di Lana, Selva di Cadore, Colle S. Lucia, S. Pietro di Cadore, Cibiana di Cadore, Rocca Pietore, Tambre, S. Stefano di Cadore, Vigo di Cadore, Falcade, Sovramonte, S. Nicolò Comelico, Lorenzago di Cadore, San Tomaso Agordino, Chies d’Alpago, Alleghe, Vallada Agordina, Canale d’Agordo, Lamon, Rivamonte Agordino, Vodo di Cadore. La graduazione dei Comuni è stata calcolata secondo i seguenti parametri: densità, invecchiamento, distanza dall’ospedale e altitudine. 

Ai medici di assistenza primaria che operano in questi territori sarà quindi assegnata la quota annua forfettaria aggiuntiva di 7.746 euro in modo da valorizzare i medici e rendere appetibile l’incarico per altri professionisti. Cifra che si aggiunge alla maggiorazione già prevista per i medici che operano nelle aree “disagiate”, pari a un compenso aggiuntivo annuo di 6,20 euro per ogni assistito in carico, residente o domiciliato nella zona.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto