Incontro con l’ateneo veronese: «Lavoriamo per l’università a Belluno»

Incontro con l’ateneo veronese: «Lavoriamo per l’università a Belluno»

A Belluno, è in programma domani (mercoledì 8) un incontro con l’Università di Verona. Il sopralluogo sarà finalizzato a verificare gli spazi di Palazzo Bembo e la loro idoneità. Saranno presenti il professore Matteo Cristani del Dipartimento di Informatica dell’ateneo veronese, il sindaco Oscar De Pellegrin, l’assessora alle Politiche giovanili Roberta Olivotto, rappresentanti della Regione e di Confindustria, con cui il Comune condivide da tempo questo percorso. «Stiamo lavorando da mesi all’ipotesi di portare un corso universitario nel capoluogo – annuncia il primo cittadino -, abbiamo avviato i contatti con l’università già in campagna elettorale perché crediamo fortemente nella possibilità di rendere Belluno città universitaria; ne beneficerebbe l’intera provincia e sarebbe una risposta importante, forse risolutiva, al problema dello spopolamento». 

L’incontro di mercoledì segue quelli delle scorse settimane, finalizzati a trovare un accordo tra le esigenze dell’ateneo, le possibilità del territorio e le aree che il Comune destinerà all’iniziativa. In particolare mercoledì ci si concentrerà sugli spazi di Palazzo Bembo, per capire se corrispondono ai bisogni del corso triennale di informatica e come, eventualmente, armonizzare funzioni e servizi all’interno della struttura.

Molte sono le condizioni da verificare: dalle superfici necessarie, alla gestione degli spazi, alla sostenibilità dell’iniziativa sia in merito al numero dei potenziali studenti sia per i costi relativi alle spese ordinarie.

«Questo comporta il fatto che l’intera città – precisa l’assessora Olivotto – risponda in modo adeguato, dato che i ragazzi chiederanno alloggi, spazi ricreativi e culturali, servizi per la ristorazione e per ogni altra necessità tipica degli studenti universitari fuori sede. Per questo chiediamo la collaborazione di tutti e coordineremo l’intera proposta».

«Stiamo valutando anche la possibilità di concedere in forma gratuita le aule a fronte del pagamento delle sole spese di utilizzo – spiega De Pellegrin -. Parliamo di quattro o cinque aule per la didattica e di due per i laboratori, più la segreteria, aule studio, un magazzino e uno spazio ricreativo. La previsione è quella di 70 massimo 130 ragazzi ad anno, quindi a pieno regime potremo arrivare a quasi 400 studenti. Un bell’indotto per la città, ne cambierebbe il volto. Contiamo di attirare giovani a vivere qui anche dopo il percorso scolastico e di fermare nel territorio una parte dei nostri ragazzi, che potrebbero studiare vicino a casa».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto