Imprese femminili, lieve flessione. Ma crescono i servizi

Imprese femminili, lieve flessione. Ma crescono i servizi

Quasi 3.000 imprese a conduzione femminile, il 21% del totale. Il mondo dell’imprenditoria bellunese si tinge sempre più di rosa. Anche se, va detto, negli ultimi tempi si assiste ad una lieve flessione. Lo confermano i dati del Centro studi e statistica della Camera di commercio di Treviso – Belluno (aggiornati al 30 giugno 2022).

Sono esattamente 2.921 le imprese a titolarità femminile registrate in provincia di Belluno.

A farla da padrone il settore dei servizi alla persona, in particolare saloni di parrucchiera e centri estetici: qui sono 375 quelle a conduzione femminile, oltre il 60% del totale. Segue il commercio al dettaglio, con un’incidenza del 36,7%, grazie alle 631 ditte in rosa esistenti. Le donne vanno forte anche per quanto riguarda ristorazione (con 584 imprese, il 36% del totale) e agricoltura, dove se ne contano 452. Mentre sono 299 (pari al 10% del totale) quelle con titolare una straniera. In totale, le imprese femminili occupano 7.575 addetti, il 12,8% del totale.

Come detto, nel quadro generale le imprese femminili in provincia registrano una lieve flessione. Se ne sono perse 6 tra giugno 2021 e giugno 2022, 14 invece nel triennio 2019-2022.

Dall’analisi per settori economici risultano tuttavia in crescita le attività legate ai servizi alle imprese (+64 sedi nel triennio, di cui +14 tra giugno 2021 e 2022, distribuite fra le attività professionali/tecniche, quelle immobiliari, e le attività di supporto alle imprese). L’incremento porta lo stock del settore a quota 431 imprese (il 18% delle imprese complessive).

Il comparto manifatturiero, con 201 sedi d’impresa, si mantiene appena sopra alla stazionarietà (+5 nel triennio), risultato di piccole crescite in tutti i principali settori ad eccezione delle attività legate all’occhialeria che perdono 15 sedi d’impresa nel triennio.

Stesso andamento per l’alloggio e ristorazione (+4 sedi nel triennio), frutto tuttavia di una compensazione tra le attività dell’alloggio in crescita (+19) e della ristorazione in flessione (-15). Quest’ultimo comparto è costituito da 584 imprese che costituiscono il 34,3% delle imprese complessive.

In forte flessione invece il commercio che perde -58 imprese nel triennio, di cui -23 nell’ultimo anno, con la consistenza che scende a 743 unità a causa della forte contrazione della tipologia al dettaglio (-61). In diminuzione anche il settore agricolo, la cui consistenza ha perso -25 imprese rispetto a giugno 2019.

I servizi alle persone si collocano poco al di sotto della stazionarietà (-7 sedi), per la maggior parte concentrate nelle attività cosiddette altre attività di servizi che ricomprendono parrucchieri e centri estetici. Le 443 imprese femminili attive nei servizi alle persone rappresentano quasi la metà delle imprese del settore (48,1%), quota che sale al 60,6% proprio nel comparto afferente alle altre attività di servizi.

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