Un incontro e due chiacchiere sul tribunale di Belluno. En passant, con l’idea di approfondire la questione. Dario Bond in “missione” dalla ministra della giustizia Marta Cartabia. L’occasione? L’informativa del premier Draghi alla Camera in vista del Consiglio europeo.
Bond ha avvicinato la ministra e le ha espresso alcuni dubbi. «Ho esposto alla ministra la situazione precaria del tribunale di Belluno: ci sono pochi giudici e due se ne stanno andando, avendo chiesto una assegnazione provvisoria altrove» spiega il deputato di Forza Italia. «Ho espresso la preoccupazione comunicatami dall’ordine degli avvocati e ho chiesto che la situazione venga analizzata nel dettaglio. La provincia di Belluno infatti è la più estesa del Veneto e presenta territori molto dispersi. Soffre un tremendo spopolamento e il rischio di accorpamenti del tribunale con altre realtà è un’ipotesi che non possiamo permetterci, perché significherebbe perdere un altro baluardo. Per questo ho parlato con la ministra, illustrandole possibili soluzioni».
Quali? Il potenziamento, tanto per cominciare. «Servirebbe soprattutto un aumento dell’organico. E servirebbe una variazione tabellare per inserire un presidente assegnato alla sezione civile del tribunale» dice Bond. «Il tribunale di Belluno va potenziato. Va aumentato l’organico, in virtù della conformazione del territorio montano, altrimenti si rischia l’accorpamento con altre realtà».