I militanti bellunesi di Fratelli d’Italia ricordano i caduti di Nassirya. E lo fanno all’interno di un momento commemorativo in piazza Cesare Battisti, dove è eretto un monumento in
Era il 12 novembre 2003, quando due uomini a bordo di un’autocisterna fecero esplodere una bomba nella città irachena, vicino a un deposito munizioni che saltò in aria, spezzando le vite di 28 persone: compresi 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, un cooperatore internazionale e un regista, Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato.
«Belluno ha l’obbligo di ricordare – ha commentato Alessandro Farina, responsabile del Dipartimento provinciale Difesa di Fratelli d’Italia -. Sono eroi che hanno perso la propria vita non per portare la guerra, ma la pace, in Paesi in cui ce n’è un gran bisogno. Basti pensare a quello che sta accadendo in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe Nato. La storia ci racconta, e siamo testimoni, che i nostri militari italiani non si sono mai risparmiati, arrivando fino all’estremo sacrificio pur di difendere l’amata patria».
Farina ha espresso anche la vicinanza e «un pensiero alle famiglie dei Carabinieri che hanno deciso di togliersi la vita. Nelle ultime ventiquattrore due i militari dell’Arma si sono suicidati, uno a Cuneo, uno ad Ancona. Il numero totale, in questo tragico 2021, sale quindi a 22: cifre davvero allarmanti».