Rischia di diventare un’eterna promessa non mantenuta il progetto relativo alla nuova galleria “Pala Rossa”: un asset viario strategico per la provincia di Belluno che ancora non vede il via dei lavori. Sono passati ben 5 anni dal primo accordo inerente quest’opera che deve collegare il Feltrino al Primiero, lavoro di importanza strategica che migliorerebbe sensibilmente la vita di abitanti e automobilisti della zona.
Il progetto “Pala Rossa” dovrebbe essere realizzato nel comune di Lamon, lungo l’asse di collegamento tra il Feltrino e il Primiero. Ebbene, a quasi 5 anni dal primo accordo sottoscritto nel maggio del 2016, nulla si è ancora mosso, nonostante allora fosse stata trovata un’intesa che coinvolgeva tutti gli enti e le amministrazioni interessate dalla nuova opera.
«L’intervento – ricorda il coordinatore bellunese di Forza Italia, Dario Scopel – prevede un costo complessivo di oltre 20 milioni di euro a cui erano chiamati a contribuire la Provincia di Trento (con fondi già stanziati), le amministrazioni locali, con 8 milioni derivanti dai Fondi per i Comuni di Confine, e la Regione del Veneto».
L’opera è prioritaria: «Non solo e non tanto per i residenti dei comuni immediatamente vicini alla nuova galleria, ma per l’intero bacino del Feltrino e del Primiero e, in verità, anche per i territori contermini. Il collegamento Feltre-Primiero è percorso quotidianamente da migliaia di lavoratori pendolari, ma risulta di vitale importanza soprattutto per gli studenti. E lo è ancor più per gli utenti che dal Primiero raggiungono l’ospedale Santa Maria del Prato. Il nosocomio feltrino, come noto, è stato infatti riconosciuto dalla Regione Veneto come centro di interesse extra-regionale, proprio in riferimento, soprattutto, al bacino d’utenza del Primiero e del basso Trentino».
Le continue emergenze legate al maltempo hanno messo più volte in evidenza i problemi del dissesto idrogeologico lungo le vie di comunicazione della montagna e il collegamento dello Schenér non è certo immune da questi rischi: «Siamo tutti consci della difficile situazione che stiamo vivendo – aggiunge Scopel -. Questo non ci esime però dal perseguire gli obiettivi fissati a tutela delle nostre comunità locali, a maggior ragione proprio in un momento in cui è più che mai chiaro quanto siano necessarie vie di comunicazione sicure e praticabili».
La situazione sembrava essersi sbloccata, giusto un anno fa, nel gennaio del 2020: «Ovvero, dopo l’accordo tra la Regione del Veneto e Anas per il passaggio in carico a quest’ultima della gestione, tra le altre, anche della statale 50. Ma da allora non si sono più avute novità. Questioni economiche legate alle competenze e allo stanziamento dei fondi mancanti o cos’altro?
Faccio un appello alla Regione del Veneto affinché si adoperi per sbloccare lo stallo in cui versa il progetto esecutivo della nuova galleria “Pala Rossa”».