Il miele bellunese si afferma come prodotto di qualità, capace di emergere a livello nazionale. Quattro apicoltori si sono distinti in una delle più importanti manifestazioni nazionali: il “Tre gocce d’oro”, concorso tra i migliori mieli d’Italia organizzato dall’Osservatorio nazionale del miele a Castel San Pietro Terme, nei pressi di Bologna. Il millefiori di alta montagna delle Alpi di Claudio Mioranza (in foto), della Piccola Arnia di Santa Giustina, è stato premiato con il massimo riconoscimento delle tre gocce d’oro; il miele di erica carnea prodotto a Cortina d’Ampezzo da Celestino Agostini di Colle Santa Lucia, ha ricevuto due gocce d’oro, una goccia d’oro all’Apicoltura Pervinca di Belluno per il castagno prodotto a Combai e Miane e per all’Azienda di Gloria Salvadori di Sagron Mis di Trento, socia come gli altri della cooperativa Apidolomiti di Limana.
La produzione della stagione 2021 è stata scarsa, soprattutto per le qualità primaverili, nonostante ciò i bellunesi hanno superato una selezione che ha visto la partecipazione di 400 colleghi con oltre mille campioni di miele.
A testare le qualità dei prodotti sono stati ben 84 esperti degustatori iscritti all’albo nazionale, che hanno selezionato i 373 mieli da inserire nella guida Grandi mieli d’Italia, di questi solo 18 quelli che hanno ottenuto tre gocce d’oro. Tra loro c’è il millefiori di alta montagna di Mioranza, descritto come un miele “ottenuto in luoghi paesaggisticamente attraenti, da piante spontanee di ambienti incontaminati, ha il pregio di essere molto delicato e per questo può piacere a tutti”.