Luglio, voce del verbo boccheggiare. Il mese appena andato in archivio passerà alla storia come il più rovente di sempre. Perlomeno, il più caldo degli ultimi trent’anni, da quando cioè sono cominciate le rilevazioni in maniera sistematica. Prima bisogna fidarsi della memoria. E a memoria d’uomo, non si trovano estati calde come questa. Ergo, è record.

Lo dice anche Arpav: «Già i mesi di maggio e giugno si erano caratterizzati per temperature, sia massime che minime, molto spesso superiori alla norma, in certi periodi anche in modo marcato. Anche il mese di luglio conferma questa anomalia calda, in modo molto netto: sulla base dei dati della rete di stazioni Arpav risulta infatti il più caldo dell’ultimo trentennio per quanto riguarda le temperature massime (il precedente record era del luglio 2015), mentre per le temperature minime si configura come il secondo luglio più caldo dopo quello del 2015. Luglio 2022 è più caldo di quello del 2003, in cui i picchi di temperatura erano stati registrati soprattutto a giugno e nella prima metà di agosto».

La temperatura media del mese di luglio dal 1994 in avanti era stata di 26,8 gradi. Quest’anno la media è schizzata a 29,8 (nel 2003, tanto per avere un paragone, si era fermata a 28 gradi). Lo zero termico è sceso rarissimamente sotto i 4.000 metri.

L’ultimo picco di caldo ha raggiunto l’apice ieri (5 agosto) con zero termico a 4.800 metri. I termometri hanno registrato massime di 36 gradi a Feltre, 34 gradi a Belluno, 32 gradi ad Agordo, 31 a Santo Stefano di Cadore e 30 a Falcade; 26 gradi a Cortina e 25 ad Arabba.

Ma la canicola ha le ore contate. I primi temporali sono transitati per le Dolomiti ieri sera. Altri sono in arrivo oggi (6 agosto) e domani sarà una giornata all’insegna della variabilità, con acquazzoni possibili sia la mattina sia il pomeriggio. Pioggia ristoratrice, ottima per contrastare la siccità. E temperature che si abbasseranno un pochino.