Il gps lo porta fuori traccia, escursionista si fa trovare urlando 

Il gps lo porta fuori traccia, escursionista si fa trovare urlando 

Perso in alta quota, fuori traccia, con il cellulare scarico. Brutta avventura per un escursionista 33enne di Catania, che ieri (domenica 14 luglio) ha smarrito il sentiero nella zona dell’Antelao.

L’allarme è scattato attorno alle 15.30, quando alcuni ragazzi hanno chiamato il 118, poiché mentre si trovavano in forcella hanno sentito delle richieste di aiuto provenire dalla normale dell’Antelao. Sentivano le grida, ma non riuscivano a individuare la persona che gridava e così hanno contattato i soccorsi. 

Quasi contemporaneamente anche il catanese ha chiamato la Centrale operativa: è riuscito a dire di essere in difficoltà ma non è riuscito a dare alcuna indicazione perché si è subito scaricata la batteria del telefono. Falco ha quindi sorvolato l’area attorno alla via di risalita, finché, fuori sentiero, non ha individuato l’uomo. Issato a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri, l’escursionista è stato lasciato al Rifugio Galassi. Ha spiegato poi ai soccorritori di essere finito lì seguendo un tracciato gps.

GLI ALTRI INTERVENTI

Quella di ieri è stata un’altra giornata di grande lavoro per Suem e soccorsi.

Attorno alle 13.15, su segnalazione del padre, il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per un escursionista vicentino di 25 anni colto da malore lungo il sentiero 443 che conduce al Passo Giau. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è salita assieme al personale sanitario della Croce Bianca dove si trovava il ragazzo. Dopo averlo caricato in barella, i soccorritori lo hanno trasportato un quarto d’ora a piedi e trasferito nell’ambulanza, diretta per i dovuti controlli all’ospedale di Cortina.

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato invece inviato al Rifugio Vandelli per un infortunio nei pressi del lago del Sorapis. Atterrati in piazzola, i soccorritori hanno raggiunto poco distante un’escursionista, che era scivolata riportando un trauma al ginocchio, che non le permetteva di stare in piedi. La donna, 63 anni di Verona, è stata fatta salire sull’eliambulanza e portata al Codivilla. Verso le 14 una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta sul sentiero 272 per il Rifugio Baion, in aiuto di una 74enne di Vedelago (Treviso) non in grado di proseguire per un infortunio alla gamba, pur sorretta dalla figlia. La donna è stata imbarellata da una squadra e da un soccorritore casualmente sul posto, portata fino alla jeep e da lì condotta all’ospedale di Pieve di Cadore.

Falco è poi volato lungo il sentiero 680 che conduce al Rifugio Padon, dove con un verricello ha recuperato una escursionista che si era fatta male dopo essere scivolata. La 70enne di Padova, che aveva anche perso i sensi per il dolore al ginocchio, è stata trasportata all’ospedale di Agordo.

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