«Il denaro per scopi militari sia rivolto alla sanità pubblica»

«Il denaro per scopi militari sia rivolto alla sanità pubblica»

«No alla guerra»: è un vero e proprio appello a tutti i cittadini bellunesi quello che arriva dal Comitato “Italia per la pace”. 

«Il nostro territorio e le nostre montagne sono state indelebilmente segnate dall’orrore delle due guerre mondiali – spiegano i promotori -. Testimoni silenziose, ci ricordano costantemente l’inutilità di risolvere le controversie internazionali con la forza delle armi anziché con la capacità della ragione e del diritto. Un altissimo tributo di sangue è stato pagato da questa terra. Un tributo di dolore e sofferenza che ha portato i nostri padri costituenti a stabilire un principio “mai più guerra” suggellato nel sommo articolo 11 della nostra costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”». 

Il movimento si sta allargando: «Noi bellunesi siamo più di altri chiamati a trasmettere questi valori. È per questo che qui ci appelliamo a tutte le forze politiche, sociali, culturali del bellunese. Dallo scorso aprile ha preso avvio, in tutta Italia e anche a Belluno, la campagna referendaria promossa dai due comitati “Ripudia la Guerra” e “Generazioni Future”, confluiti nel comitato unitario “Italia per la Pace”». 

L’obiettivo è ambizioso: «Il comitato si propone di raccogliere 500mila firme nel corso della campagna referendaria che durerà 90 giorni, necessarie per permettere a tutti i cittadini italiani di esprimersi su due temi importantissimi: a favore della pace e per una soluzione diplomatica dei conflitti, contro l’escalation militare e la militarizzazione del dibattito pubblico; in difesa della sanità pubblica, contro la tendenza alla privatizzazione». 

E ancora: «Il referendum permetterà di dare la parola al popolo italiano, che in maggioranza è contrario alla guerra e all’invio di armi in opposizione a quanto invece deciso finora dai governi e da buona parte delle forze politiche. Per chiedere a gran voce una soluzione del conflitto in corso con la forza della diplomazia e del diritto internazionale e non con la forza delle armi. Si vuole impedire di devolvere ancora denaro a scopi militari, somme che potranno essere spese per la salute di tutti i cittadini, in maniera da cancellare ogni alibi volto a sacrificare salute e vite umane in nome del motivo reale per cui si fomenta la guerra: il profitto che da ciò ricavano pochi privati».

È possibile firmare per sostenere la campagna referendaria con tre modalità: nei banchetti (a Belluno, sabato 3 giugno, dalle ore 9.30 alle 13 in piazza Duomo. A Feltre, martedì 13 giugno, dalle ore 9:30 alle ore 13 in largo Panfilo Castaldi); negli uffici comunali. E online: 

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=ARMI

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=RIPUDIA_LA_GUERRA

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=SANITA

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto