Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione di Paolo Bello, ex capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Belluno
Mi è stato chiesto cosa penso dei sopralluoghi, che qualcuno definisce “rastrellamenti”, messi in atto in questi giorni al Parco Città di Bologna a Belluno.
Fatte salve le eventuali esigenze di sicurezza dei cittadini, è fondamentale capire quello che la psicologia sociale sta indicando ormai da 40 anni: il controllo non è sinonimo di prevenzione. Inoltre, il controllo senza la prevenzione non funziona; rende le nostre azioni inefficaci e, talvolta, anche controproducenti.
Ma come si fa la prevenzione? Le evidenze scientifiche ci dicono che la prevenzione più efficace è quella che facciamo in famiglia e a scuola.
E qui casca l’asino perché l’amministrazione comunale di Belluno, all’ultimo Consiglio Comunale, ha deciso di tagliare drasticamente i fondi per le scuole di sua competenza (primo ciclo) azzerando i contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa. Cioè azzerando proprio i contributi per quei progetti che hanno obbiettivi come l’educazione alla legalità, la lotta al consumo di sostanze, il bullismo, ecc.
E come se non bastasse, vengono ridotti del 60% i contributi alle scuole paritarie (le scuole d’infanzia private) che, come sappiamo, rivestono un fondamentale ruolo di supplenza non essendoci un numero di asili pubblici sufficiente a coprire le domande delle famiglie.
In conclusione vien da pensare che investire in formazione, cioè nel futuro della nostra comunità, interessi a poche persone. Forse perché non fa notizia e non è produttivo in termini di consenso elettorale?
Paolo Bello