Il costo dell’energia elettrica continua a far tremare il mondo dello sci. E di conseguenza, trema tutto il turismo invernale, che vale tanti milioni di euro per la montagna bellunese. Da una parte le bollette rendono complicato far girare seggiovie e impianti, dall’altra costerà parecchio anche innevare artificialmente le piste. E come se non bastasse, aumenteranno gli skipass, misura scontata per far fronte – almeno in parte – all’escalation dei prezzi. La domanda è una sola: gli sciatori arriveranno lo stesso? Il timore è che la contrazione di turisti disposti a spendere tanto (troppo?) per una giornata sugli sci obblighi molti a tenere chiuso.
Un timore che ha solide basi, purtroppo. Vale a dire lo studio di Assoutenti, che ha messo a confronto le tariffe degli impianti di un anno fa e le tariffe del prossimo inverno. Il risultato è che i rincari fanno salire alle stelle i costi della classica settimana bianca.
Il Dolomiti Superski – rileva Assoutenti – farà pagare uno skipass giornaliero 74 euro in alta stagione, contro i 67 euro di un anno fa. L’aumento è superiore al 10%. Lo stagionale invece passa dagli 870 euro dell’inverno 2021-22 agli 890 euro di quest’anno (se acquistato fino al 24 dicembre; dopo Natale si va a 950 euro, contro i 930 di dodici mesi fa).
Se ci si aggiungono i costi lievitati di benzina e gasolio, e quindi degli spostamenti, ci sarà qualcuno che terrà gli sci in soffitta.