Manca poco alla riapertura del Belvedere. Il cantiere per la riqualificazione dell’affaccio sul Piave in piazza Castello prosegue e, nonostante i ritardi causati dalla difficoltà di reperire certi materiali, il taglio del nastro è previsto entro la fine di ottobre. «L’area non solo apparirà più bella e ordinata, ma sarà finalmente accessibile a tutti, ad anziani con difficoltà di deambulazione, mamme con passeggino e persone in sedia a rotelle perché il cantiere ha eliminato le barriere architettoniche sia per l’accesso all’affaccio sul Piave sia per l’ingresso agli uffici tecnici del Comune dove, tra l’altro, sono stati eliminati anche i tre gradini interni – spiega il sindaco, Oscar De Pellegrin -. Questo sarà il modus operandi di questa amministrazione, per ogni cantiere si terrà conto dell’accessibilità e dell’inclusione, è un segno di civiltà».
NUOVI ALBERI
Oggi il Belvedere, dietro la copertura da cantiere, si presenta con le nuove alberature piantumate e in fase di crescita, la pavimentazione omogenea dopo l’eliminazione dei dislivelli e il muretto per la rampa di accesso agli uffici e che potrà servire anche da seduta già realizzato. Anche l’illuminazione, lampioni a led, è già presente. «In questo momento mancano la posa delle bordature in corten e dei parapetti in acciaio – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Franco Roccon -. È questione di giorni per la posa della pietra di Castellavazzo a terra, attorno alle piante, e per la pulizia del muretto di contenimento lato roseto. Siamo a tre quarti del lavoro completato».
LE PANCHINE
Le sedute già presenti saranno recuperate e, dopo la pulizia, saranno riposizionate a una distanza di 1,5 metri dal muretto di affaccio per consentire il passaggio a tutti e rialzate di una decina di centimetri. La finitura della pavimentazione sarà prevalentemente in pietra di Castellavazzo bocciardata, con il disegno di una raggiera che accompagnerà la curvatura della strada; le superfici intermedie saranno invece realizzate in cubetti di porfido.
L’importo complessivo dell’opera è di 300mila euro, interamente coperti da fondi del Programma di rigenerazione urbana 2 poi confluiti nel Pnrr.