Halloweek, alla fine è “no”: «Troppi i fattori di rischio»

Halloweek, alla fine è “no”: «Troppi i fattori di rischio»

Niente Halloweek. La festa in programma dal 29 al 31 ottobre nel piazzale nel parcheggio gratuito dietro il palasport “De Mas” non si farà. Ieri (26 ottobre) il Comitato Ordine e sicurezza, riunitosi in prefettura, ha dato parere negativo. Non ci sono le condizioni di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la location scelta.

Non è bastato quindi il via libera, con prescrizioni, da parte della commissione tecnica comunale di vigilanza per i pubblici spettacoli, arrivato martedì.

«Si trattava di un passaggio intermedio – spiega il prefetto Mariano Savastano – che però non significava l’ok tout court alla manifestazione. Perché ci sono tutti gli aspetti legati alla safety, alla security e all’ordine pubblico da prendere in considerazione prima di dare l’autorizzazione a un evento del genere. È necessario valutare tutti i rischi possibili, utilizzando al massimo grado il buonsenso. Posto che il “rischio 0” non esiste, va fatto tutto il possibile per minimizzarlo».

Troppi i punti critici di difficile soluzione. A partire dalla vicinanza della linea ferroviaria, con i cavi elettrici sempre in tensione. «Sono stati gli stessi tecnici di Rfi a definire le criticità – prosegue il prefetto. È vero che dalle 22 alle 5 in quel tratto di ferrovia non passano treni passeggeri. Ma questo non esclude la possibilità del transito di mezzi tecnici. E poi la linea elettrica che alimenta la ferrovia resta in tensione 24 ore su 24». A questo proposito il prefetto porta l’esempio del grande concerto di Vasco Rossi a Trento. «In quel caso, vista la vicinanza della ferrovia, furono messe in atto misure di sicurezza eccezionali per impedire che qualcuno finisse sui binari. Eppure alla fine la linea ferroviaria fu invasa lo stesso».

Il coro di no alla manifestazione è stato unanime: hanno dato parere negativo tutti i soggetti seduti attorno al tavolo.

«Che il luogo non fosse idoneo era chiaro e lo abbiamo fatto presente da subito – aggiunge il questore Giuseppe Maggese – per la particolare conformazione del terreno, con pendii scoscesi, e per la tipologia di pubblico previsto».

Tanto che, per garantire la realizzazione dell’evento, il Comune di Belluno si era mosso per trovare una soluzione alternativa. E l’aveva individuata nel prato adiacente Villa Montalban, a Safforze. Un’area che avrebbe garantito condizioni di maggiore sicurezza. Ma la proposta di spostare la festa a Safforze è stata respinta in maniera decisa dagli organizzatori dell’evento.

«C’è rammarico per questa decisione – conclude Savastano – perché nessuno vuole impedire a priori manifestazioni di questo genere e fino all’ultimo si è cercata una soluzione. Ma, valutato tutto attentamente, non si poteva fare altrimenti. Le cose si possono fare, ma vanno fatte bene».

Concorde anche il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin: «Dispiace, certamente, perché capiamo che i ragazzi dell’organizzazione ci hanno messo grande impegno e avranno sicuramente un danno economico, però non è possibile dover arrivare a due giorni dall’evento per decidere se poterlo fare o no. Davanti alla sicurezza non si può transigere».

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